Fabio Paratici al Milan, Furlani a Londra per chiudere la trattativa: c’è una richiesta a sorpresa.
Il casting per il nuovo direttore sportivo del Milan sta per scrivere la parola “fine”. Sembra proprio che il cerchio si sia ristretto e che il prescelto abbia un nome e un cognome: Fabio Paratici.
Non è un mistero che Giorgio Furlani, amministratore delegato rossonero, abbia preso un volo per Londra con un solo obiettivo in testa: stringere la mano all’ex ds di Juventus e Tottenham e portare a casa l’accordo definitivo. Una mossa da capogiro, che potrebbe cambiare le carte in tavola per il futuro del Diavolo.
Fabio Paratici al Milan: una trattativa in dirittura d’arrivo
La notizia non è caduta dal cielo: da giorni si parla di Paratici come l’uomo giusto per rivoluzionare il Milan. E ora, con Furlani nella capitale inglese, la trattativa sembra davvero alle battute finali. L’ex dirigente bianconero è pronto a rimettersi in gioco. Certo, c’è un piccolo intoppo: la sua inibizione lo tiene fermo fino a luglio 2025. Ma il Milan non sembra spaventato da questo dettaglio e punta a chiudere tutto.
Ma cosa bolle in pentola oltre all’accordo di massima? Come sottolinea Gianluigi Longari, esperto di mercato, uno dei nodi cruciali della discussione è il gruppo di lavoro. Paratici non vuole mezze misure: punta a un’area sportiva completamente rinnovata, un taglio netto con l’attuale struttura del Milan. Non si tratta solo di scegliere i giocatori, ma di ridisegnare l’intero reparto, portando idee fresche e un approccio diverso. Insomma, vuole mettere la sua firma, e per farlo serve carta bianca.

Non è una richiesta da poco. Al Milan, negli ultimi anni, l’area sportiva ha visto avvicendarsi figure come Paolo Maldini e Ricky Massara, che hanno lasciato un segno con lo scudetto del 2022. Ma ora il vento sembra cambiare direzione.
Mercato Milan: cosa aspettarsi con Paratici alla guida?
Se tutto andrà come previsto, cosa possiamo aspettarci dal mercato Milan con Paratici al timone? Di sicuro, non uno che sta fermo a guardare. Durante i suoi anni alla Juventus, ha dimostrato di saper pescare talenti anche nei campionati meno battuti, mescolando giovani promesse a campioni affermati.

Al Tottenham, poi, ha dato prova di sapersi muovere nel calcio inglese, un mondo tutt’altro che semplice. Per il Milan, potrebbe significare una rosa più competitiva, pronta a dire la sua non solo in Serie A ma anche in Europa.