Milan, destino opposto per i due rientranti dal prestito: Allegri ne tiene soltanto uno

Massimiliano Allegri ha in mente un destino diametralmente opposto per i due calciatori di rientro dal prestito a luglio. L’intenzione del tecnico è tenerne in rosa soltanto uno.

La prima pietra sul Milan 2.0 di Max Allegri sarà messa il prossimo 7 luglio, data dell’inizio del ritiro estivo a Milanello. Dopo le prime fasi di preparazione, sarà tempo di volare al di fuori del Continente. La prima amichevole sarà contro l’Arsenal a Singapore il 23 luglio, tre giorni prima dell’incrocio con un’altra inglese, il Liverpool, a Hong Kong. Successivamente, si volerà in Australia per affrontare il Perth Glory (31 luglio), per poi chiudere la pre-season a Dublino contro il Leeds (9 agosto), circa una settimana prima dei 32esimi di Coppa Italia con il Bari. Ogni gara sarà particolare occasione per testare la condizione dei più giovani, ma anche di coloro che rientreranno dal prestito.

Milan, nelle amichevoli si deciderà il destino dei rientranti dal prestito: gli scenari

Tuttavia, Allegri ha già in mente un programma, in particolare per Ismael Bennacer ed Alexis Saelemaekers. Per il primo, di ritorno da un semestre non esaltante con l’Olympique Marsiglia, il futuro è lontano da Milanello. Si cercherà quindi cederlo a titolo definitivo. Secondo “La Gazzetta dello Sport”, l’algerino sembra essere una delle principali richieste di Pioli, prossimo ad ereditare la panchina della Fiorentina e che da sempre stravede per l’ex Empoli.

Saelemaekers Bennacer
Bennacer direzione Fiorentina, Saelemaekers verso la permanenza (LaPresse) – spaziomilan.it

Discorso diverso, invece, per l’esterno belga. Come riporta “Il Corriere dello Sport“, la duttilità dell’esterno di rientro dalla Roma è una dote che Allegri apprezza eccome, oltre al grande attaccamento alla maglia che il 56 ha sempre dimostrato. Ad oggi l’ipotesi più probabile è quindi la permanenza a Milanello.

Francesco Flauto

Classe 2002, nato e cresciuto ad Ancona ma laureato in "Scienze Politiche" a Milano. Fin da piccolo, lo sguardo fisso verso una sola aspirazione: diventare un giornalista sportivo. Poco talento con il pallone tra i piedi, col tempo ho compreso che sarebbe stato meglio raccontare il calcio da fuori. Sono appena all'inizio del sentiero che, spero, mi porterà a realizzare il mio sogno.
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