Il Milan incassa un sì importantissimo. Il calciatore ha aperto totalmente ai rossoneri, tanto da rifiutare qualsiasi altra offerta recapitata. Si può chiudere dopo il Mondiale per club.
Liberarsi dei “rami secchi” per poi attaccare. La strategia scelta dal Milan in queste prime settimane di lavoro sul mercato è ben chiara. Nel quartier generale di via Aldo Rossi si pensa soprattutto a piazzare i calciatori che, attualmente, bloccano qualsiasi operazione in entrata. I nodi più complicati da sciogliere portano i nomi di Theo Hernandez e Yunus Musah. I dirigenti rossoneri hanno trovato da tempo la quadra con l’Al-Hilal, ma sempre trovando il veto del diretto interessato. Per quanto concerne lo statunitense, l’impasse è dovuta al gap ancora da colmare in merito ai bonus da inserire nel prezzo.
Milan, stallo totale sulle uscite: ma intanto c’è il sì del calciatore
Prima di agire in entrata, bisogna quindi trovare ad ogni costo una soluzione. Anche perchè, nella migliore delle ipotesi, la doppia cessione porterebbe in dote la bellezza di circa 60 milioni da reinvestire. Perchè il Milan, mentre cerca di sbrogliare le due matasse, non se ne sta con le mani in mano. Lavoro sotto traccia da parte di Tare e dei collaboratori. L’operato del nuovo direttore sportivo potrebbe aver portato ad un primo traguardo in questi ultimi giorni: l’apertura totale da parte di Dusan Vlahovic.

Il serbo rimane ampiamente ai margini del progetto Juventus, malgrado la centralità che in più occasioni gli aveva promesso Tudor. La doppietta messa a referto contro l’Al Ain è stata l’ennesima dimostrazione di colui che, ad oggi, è il perno d’attacco. E non si tratta del numero 9, bensì di Kolo Muani. La punta ex Fiorentina rimane quindi ai margini e, come riporta “Tuttosport”, al momento non vorrebbe altro club che il Milan.
Vlahovic vuole solo il Milan: resta il nodo ingaggio
Negli ultimi mesi Vlahovic aveva detto di no sia al Fenerbahce sia ad una ricca offerta proveniente dall’Arabia. In entrambi i casi, l’attuale stipendio percepito dal centravanti sarebbe stato pareggiato o addirittura superato. E qui cascherebbe l’asino. Perchè il Milan non può garantire i 12 milioni previsti dall’attuale contratto con la Signora.

Per sposare il progetto Allegri, l’attaccante dovrebbe spalmarsi l’ingaggio su più anni, abbassando le pretese annue a 7-8 milioni. Le buone intenzioni, da parte del classe 2000 ci sono. Se da una parte c’è il rischio di rimanere separato in casa fino a scadenza di contratto, dall’altra spicca la possibilità di ricongiungersi con uno dei suoi mentori provando il rilancio in una piazza prestigiosa. La palla passa a Dusan