L’aggiornamento su Ardon Jashari è una doccia gelata per il Milan. Il Bruges alza ancora un muro imponente sul possibile trasferimento del centrocampista svizzero a Milano.
Un mercato a centrocampo. In casa Milan la sessione estiva , cui è stato dato il via ufficiale ieri sera con una cerimonia al Grand Hotel di Rimini, è stata incentrata quasi totalmente sulla mediana. Dapprima sul fronte cessioni, con l’addio di Tijjani Reijnders e gli insistenti rumors su un trasferimento di Yunus Musah (ora conteso tra Napoli e Premier League). Poi, finalmente, i nuovi arrivati, per i quali bisognerà attendere l’ufficialità. Possibile che la prima ad essere annunciata sia quella di Samuele Ricci, che giovedì sosterrà i test medici per iniziare la nuova avventura in rossonero, per poi proseguire con Luka Modric.
Milan, tutto sul centrocampo: la situazione sulla trattativa Jashari
Ma in via Aldo Rossi sembrano non essere ancora contenti. Massimiliano Allegri necessita ancora di uno se non due colpi in mezzo al campo, preferibilmente un regista e un incursore che sappia adattarsi alla doppia fase. Ecco perchè Igli Tare continua a tenere gli occhi su Granit Xhaka, nonostante qualche ripensamento delle ultime ore, così come su Ardon Jashari, mezzala di proprietà del Club Brugge. Lo svizzero classe 2002 vuole solo il Milan, ma i belgi non ne vogliono sapere di lasciarlo partire.

A testimonianza del muro eretto dal club delle Fiandre, il centrocampista sarebbe stato arruolato regolarmente per il ritiro pre campionato. Dopo gli impegni con le Nazionali e il periodo di vacanza, la squadra belga si ritroverà a Londra per preparare la nuova stagione. E, secondo quanto scritto da “Het Laatste Nieuws”, dalla prossima settimana anche Jashari dovrebbe aggregarsi al gruppo allenato da mister Hayen. Staremo a vedere se l’obiettivo di Tare sarà schierato in occasione dell’amichevole contro i Glasgow Rangers del prossimo 6 luglio.
Milan, il Bruges non molla Jashari: lo svizzero convocato per il ritiro
La distanza tra domanda e offerta rimane uguale. Il Diavolo mette sul piatto 30 milioni di euro. M a il Bruges non ne vuole sapere di abbassare le proprie pretese al di sotto di 40, almeno per il momento.

Tuttavia, la società meneghina potrebbe alzare l’asticella di cinque “tacche”, arrivando a quota 35. L’impressione è che se la risposta sarà l’ennesimo no, il Milan potrebbe abbandonare la pista e concentrarsi su altri profili, come ad esempio Javi Guerra del Valencia.