È arrivata la risposta del Club Brugge all’ultima offerta formulata dal Milan per Jashari. Dal Belgio il responso della proposta di 38 milioni di euro bonus compresi per lo svizzero.
Il Milan rimane vigile sul mercato, in attesa di sviluppi che potrebbero indirizzare da una parte o dall’altra le trattative per i calciatori espressamente richiesti da Massimiliano Allegri. La società di via Aldo Rossi rimane in agguato per comprendere l’evoluzione del braccio di ferro tra Dusan Vlahovic, attaccante designato per completare il reparto assieme a Santiago Gimenez, e la Juventus. Il muro contro muro sembra non cessare, con le due parti che rimangono immobili sulle proprie posizioni, con il rischio, da un lato, di non giocare per un anno, e dall’altro di perderlo a zero nel luglio 2026.
Milan, il pressing su Vlahovic non porta ancora frutti: i piani B
Visto lo stallo tra il centravanti serbo e la società bianconera, Tare e Furlani si guardano intorno per eventuali alternative. Resta vivo l’interesse per Rasmus Hojlund e Darwin Nunez, sebbene i prezzi fissati da Manchester United e Liverpool siano complicati da raggiungere. Non ci sono alternative, invece, sul fronte Jashari. Lo svizzero rappresenta l’unica possibilità per chiudere la pratica centrocampo in questa sessione di mercato, ma le ultime indiscrezioni lasciano di sasso i dirigenti di via Aldo Rossi.

In base a quanto rivelato dall’esperto di mercato belga Sascha Tavolieri, il Club Brugge avrebbe declinato ancora una volta l’offerta del Milan. Una proposta recapitata ieri nella sede della società belga pari a 33,5 milioni di euro di base fissa più bonus semplici da centrare, che avrebbero arrotondato la cifra attorno ai 38 milioni. Che il Bruges fosse un osso duro si era capito da tempo, fin dalla trattativa di tre anni fa per Charles De Ketelaere, ma in questo caso i dirigenti fiamminghi si stanno superando.
Bruges, declinata l’ennesima offerta del Milan: club irritato dalle dichiarazioni di Tare
Inoltre, come riportato da Matteo Moretto, il Club Brugge è rimasto infastidito dalle dichiarazioni di Tare a “La Gazzetta dello Sport”. Non è stata gradita, infatti, questa pressione mediatica proprio nel giorno che coincideva con l’esordio nella “Pro League” dei nerazzurri contro il Genk.

Perplessità mostrate anche in merito all’atteggiamento tenuto ultimamente dal diretto interessato. Due fattori che, quindi, potrebbero complicare ulteriormente la buona riuscita della trattativa. Da capire ora quali saranno le intenzioni del Milan, che per l’ennesima volta si trova di fronte ad un bivio: pareggiare quanto chiesto dalla controparte o rinunciare a quella che sta diventando una “mission impossible“.