Curva Sud Milan, il comunicato è durissimo: “Non esiste la minima condizione per tifare”

Comunicato durissimo contro il Milan: le parole degli ultras sono una frecciata.

La Curva Sud ha scelto di farsi sentire dopo il lungo silenzio estivo.

Alla vigilia dell’inizio della nuova stagione, il gruppo organizzato ha diffuso un comunicato ufficiale, pubblicato sui propri canali social, per chiarire la propria posizione riguardo alla presenza allo stadio San Siro nei prossimi mesi.

Curva Sud, il comunicato è durissimo

Tante persone in queste settimane ci hanno scritto chiedendo se la Curva Sud degli ultimi anni, passionale, colorata, con i suoi storici striscioni, le sue coreografie spettacolari e il suo tifo incessante, sarebbe stata regolarmente al proprio posto. Ebbene oggi dopo un lungo silenzio assordante da parte della società, possiamo darvi le prime risposte:

• nessun riscontro sui nuovi striscioni
• vietati quasi tutti i vecchi striscioni
• black-list con divieto di abbonamento al 2° blu ma con possibilità di abbonarsi nel resto dello stadio e di comprare i biglietti anche al 2° blu (si avete letto bene, per ordine pubblico ci vietano di abbonarci al 2° blu, ma se riusciamo nell’impresa di prendere uno dei pochi biglietti disponibili al 2° blu partita per partita, il problema di ordine pubblico scompare magicamente: follia!!!)

Curva Sud
Curva Sud, il comunicato è durissimo (LaPresse) – spaziomilan.it

In questa lista nera, oltre ai vocalist, ai ragazzi che preparano coreografie, che suonano i tamburi, oltre ai vari responsabili dei gruppi, sono stati inseriti i loro figli, le loro mogli e tanti altri ragazzi incensurati, solo per aver espresso una propria opinione lecita e aver contestato la società a Casa Milan, durante manifestazioni pacifiche e regolarmente autorizzate.

Con grande rammarico ad oggi, nel regime autoritario imposto a San Siro, non esiste la minima condizione che ci permetta di fare il tifo come siamo abituati da decenni e come accade in tutte le curve d’Italia.
Spiace per il mister e per la squadra, vittime sacrificali di questa scelta da parte della società, figlia di una repressione cieca, ingiustificata e
senza alcuna logica.
Buon teatro a tutti!

Giulia Bianchi

Cresciuta a pane, calcio, basket e bistecca dal 1997. Collaboro con il network Nuovevoci da anni e lavoro per DAZN, cercando di trasformare ogni evento in una narrazione coinvolgente. Quando non sono al computer o allo stadio amo esplorare i paesi nordici e perdermi nei mondi fantastici del cinema fantasy, da sempre fonti inesauribili di ispirazione. Oltre alle maglie da calcio vintage colleziono scarpe, mie piccole ossessioni. Giornalista Pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana con tessera n. 17899
Gestione cookie