Tare e Allegri continuano a lavorare per rinforzare la squadra: dopo Boniface si punta a chiudere anche per il nuovo centrale di difesa
Quando lo scorso giugno, dopo mesi di trattative, ripensamenti e alternative vagliate, Igli Tare ha ricevuto l’incarico come nuovo direttore sportivo del Milan, il popolo rossonero si divise tra chi gli riconosceva i meriti per aver fatto le “nozze coi fichi secchi” per anni insieme a Lotito, e quindi la capacità di lavorare sotto pressione e con budget risicati, e chi invece temeva per la sua poca esperienza nel gestire campioni e lavorare nelle grandi squadre.
Sicuramente è ancora presto per dare un giudizio sull’operato dell’albanese, sia perché il mercato è ancora aperto sia perché il campionato ancora deve iniziare, ma sicuramente Tare in poco più di due mesi ha ribaltato completamente il Milan: tra acquisti e cessioni, l’ex ds della Lazio ha completato 17 operazioni mentre la diciottesima, Boniface, è in attesa solo dell’ufficialità post visite mediche. Per completare la squadra però sembra manchino ancora 2 tasselli: un altro centravanti e un difensore centrale. Per quest’ultimo ruolo sembra sia stato individuato un profilo ex Serie A che ha giocato anche con la Juventus.
Milan, per la difesa si punta su Demiral
Allegri è notoriamente famoso per la solidità difensiva che riesce a dare alle sue squadre, a prescindere che queste giochino a 3 o a 4. Questa è data dalla capacità di saper soffrire, nella compattezza e nell’attenzione e forza nei duelli in area di rigore. Al momento la difesa conta 4 elementi: Gabbia, Tomori, Pavlovic e il nuovo arrivato De Winter, pochi se si considera che le prime uscite stagionali sono state impostate con la difesa a tre.

Ecco perché, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il Milan starebbe seriamente pensando di riportare in Italia Merih Demiral, legato all’Al-Ahli da un contratto in scadenza nel 2026. Il difensore turco, classe ’98, si è trasferito in Arabia Saudita nell’estate 2023 dopo due stagioni all’Atalanta e un precedente biennio alla Juventus. La dirigenza rossonera lo considera il profilo ideale per rinforzare la retroguardia, alla luce della necessità di aggiungere esperienza, alternative e maggiore affidabilità al centro della difesa.