Max Allegri l’ha chiesto a gran voce e ora il centravanti danese si è finalmente convinto: per chiudere l’operazione però manca ancora qualcosa
Dalla stretta di Margaret Thatcher contro gli hooligans è iniziata la metamorfosi del calcio inglese. Negli anni, il baricentro calcistico europeo si è progressivamente spostato verso la Premier League, che nell’ultimo quindicennio ha vissuto un’accelerazione decisiva: apertura massiccia agli allenatori stranieri, evoluzione tattica e tecnica, gestione magistrale dei diritti televisivi.
Oggi la Premier è il campionato più ricco, competitivo e affascinante al mondo. Persino le neopromosse possono investire oltre 100 milioni di euro per rinforzarsi, attingendo senza complessi a Serie A, Bundesliga e Liga. Ma questa opulenza genera anche eccedenze di talento: giocatori di valore finiti ai margini, pronti a rilanciarsi altrove. È proprio in questa “NBA del calcio” che il Milan sta guardando per potenziare il reparto offensivo. Il nome caldo è quello di Rasmus Hojlund: da suggestione estiva a pista concreta.
Milan, Hojlund ha aperto ai rossoneri
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, martedì sera il Milan ha compiuto il primo passo concreto verso Rasmus Hojlund, contattando direttamente l’agente del centravanti danese del Manchester United. Un segnale chiaro di gradimento, dopo i primi sondaggi effettuati tramite intermediari nei giorni scorsi.

L’entourage del giocatore – che include anche il padre Anders – ha risposto aprendo seriamente alla possibilità di un trasferimento a Milano, attratto dal blasone rossonero e dalla prospettiva di lavorare con Massimiliano Allegri. L’attaccante, oggi in competizione a Manchester con Sesko, Cunha e Zirkzee, sembra sempre meno convinto di restare in Premier e valuta con attenzione il progetto tecnico che il Milan avrebbe in serbo per lui.
Milan-Hojlund, c’è ancora distanza sulle cifre
Sempre secondo La Gazzetta dello Sport, lo United avrebbe aperto alla formula del prestito con diritto di riscatto, ma resta da trovare l’intesa economica. Il Milan punta a un’operazione complessiva da circa 40 milioni di euro, mentre gli inglesi chiedono 6 milioni per il prestito più oltre 40 per il riscatto, con una distanza di circa 10 milioni tra le parti.

Hojlund, dal canto suo, vorrebbe garanzie sulla possibilità di essere riscattato nel 2026, magari con un obbligo a determinate condizioni o con una cifra accessibile. I rossoneri restano fiduciosi, ma i tempi potrebbero allungarsi rispetto all’obiettivo iniziale di chiudere l’affare entro metà della prossima settimana, lasciando aperto il rischio dell’inserimento di altri club.