Milan in forte calo, il dato parla chiaro: serve intervenire subito

Il dato lascia poco all’interpretazione: il Milan è in calo e ora Cardinale deve intervenire per fare qualcosa il prima possibile

Non sarà un’estate di rivoluzioni epocali, ma Igli Tare e Max Allegri stanno comunque trasformando profondamente il Milan reduce da una stagione deludente. Dopo aver rinforzato il centrocampo con gli arrivi di Jashari, Modrić e Ricci, l’ex ds della Lazio ha spostato il focus sulla retroguardia, assicurandosi i terzini Athekame ed Estupiñán e puntando sul giovane De Winter come alternativa a Malick Thiaw.

Sul fronte uscite, il lavoro è tutt’altro che concluso: restano in rosa diversi elementi fuori dal progetto tecnico, da piazzare entro le prossime tre settimane. Un’esigenza resa ancora più stringente dall’assenza dalle coppe europee, che impone al club di evitare rose troppo ampie e disomogenee. Ora però spunta un nuovo problema per la dirigenza rossonera, da risolvere velocemente.

Milan, la forza del brand è in crollo netto

Il Milan continua a essere uno dei marchi più rispettati del calcio mondiale per storia e tradizione, ma il presente racconta un’altra verità: il valore del brand rossonero è in netto calo. Secondo il report Brand Finance Football 50 2025, il club di via Aldo Rossi si ferma a 401 milioni di euro, terzo in Italia dietro Juventus (505 milioni) e Inter (479 milioni), ma con segnali preoccupanti.

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Milan, la forza del brand è in crollo netto (lapresse)-spaziomilan.it

Se da un lato il 57% degli intervistati associa ancora il Milan a una forte tradizione calcistica, dall’altro la forza del marchio — ovvero la capacità di influenzare le scelte e il coinvolgimento dei tifosi — sta diminuendo. È lo stesso destino che accomuna i cugini nerazzurri, ma con una differenza sostanziale: l’Inter, grazie al recente percorso fino alla finale di Champions League, ha ridotto drasticamente il gap con la Juventus e rischia di superare i bianconeri in caso di ulteriore crescita.

Milan, i cugini superano i rossoneri

Per il Milan, invece, la tendenza è opposta. Mentre Napoli (+11%) e Roma (+15%) si segnalano come i marchi in più rapida ascesa nel panorama italiano, i rossoneri non riescono a capitalizzare le ultime stagioni europee e faticano a reggere il confronto con le big del continente. Nella top 10 mondiale, infatti, non c’è traccia di club italiani, e la leadership globale resta saldamente in mano a Real Madrid (1,9 miliardi di euro), Barcellona (1,7) e Manchester City (1,4).

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Milan, i cugini superano i rossoneri (lapresse)-spaziomilan.it

Sicuramente la scorsa stagione, con un nono posto e le grosse difficoltà interne, ha accresciuto questo senso di disaffezione: il nuovo ciclo Allegri, con gli acquisti fatti dal ds Tare avrà anche questo arduo compito.

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