Milan, Modric da brividi in conferenza: “Non vedo l’ora”

Tutte le parole di Luka Modric in conferenza stampa.

È il giorno di Luka Modric. Il centrocampista croato, arrivato al Milan a parametro zero dopo la fine del suo leggendario ciclo con il Real Madrid, è atterrato questa mattina all’aeroporto di Malpensa, accolto da una discreta folla di tifosi e curiosi.

Dopo i primi saluti, si è diretto in un hotel nel cuore di Milano, dove sta trascorrendo le ore precedenti alla sua prima uscita ufficiale da giocatore rossonero.

Alle ore 17, Modric è protagonista nella sala stampa di Casa Milan per la conferenza di presentazione, attesissima sia dai media che dal popolo milanista. Non solo parole però: il primo bagno di folla è previsto per le 18.30, quando l’ex numero 10 del Real Madrid incontrerà i tifosi nel Flagship Store di via Dante, nel pieno centro cittadino.

Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

Le parole di Modric in conferenza

“Ho avuto 3 settimane di ferie, mi sono riposato ma mi sono anche allenato per arrivare nella miglior forma possibile. Ho visto le prime due amichevoli, ho visto tanti aspetti positivi. Non vedo l’ora di iniziarmi ad allenarmi“.

“A qualsiasi età c’è modo di emozionarsi, ultimamente ho avuto veramente un addio molto emozionale con il Real. Sono cresciuto guardando il calcio italiano, il Milan era la mia squadra preferita in Italia, era molto seguito in Croazia. Il mio idolo è Boban, ho sempre avuto un affetto particolare per il Milan”.

“Non bisogna accontentarsi di una stagione mediocre o di qualificarci alla Champions. Per quanto riguarda la mia visione del Milan, ma bisogna essere anche umili: bisogna lavorare sodo per riportare la squadra ad alti livelli. Sono molto competitivo, voglio portare questo alla squadra. L’obiettivo minimo è la qualificazione in Champions, ma il Milan deve lottare per vincere trofei: è il mio obiettivo e deve esserlo anche per chiunque lavori al Milan. Ma bisogna rimanere umili e avere un gruppo solido”.

Milan Modric
Le parole di Modric in conferenza (La Presse) – SpazioMilan.it

“Lavorerò tanto, darò il massimo per cercare di fare tutto quello che ho fatto altrove. Devo fare esattamente tutto quello che ho fatto negli altri club, cercando di aiutare sotto tutti i punti di vista. So che ci sono tantissime aspettative su di me ma sono pronto a questa sfida. Seguo molto la Serie A perché ci sono tanti giocatori croati che giocano. Si vede che è un campionato competitivo e che sta tornando ad livello. Da un punto di vista tattico le squadre sono molto organizzate: questo lo rende differente a La Liga spagnola. Devo adattarmi il prima possibile a questo modo di giocare qua in Italia”.

“Non ho parlato con Boban in questo periodo, ma avendo un ottimo rapporto parlavamo molto del Milan quando ci siamo visti in passato. Ho incontrato Zlatan e mi ha parlato di Milano. Ancelotti mi ha parlato molto bene del Milan, tutto molto positivo. Avevo questa impressione a prescindere. Il Milan è un grande club, molto importante e con una grande tifoseria. Ma quando ti parlano così di un club hai una percezione anche migliore. L’ultima volta che sono venuto qui è stata impressionante l’organizzazione e l’accoglienza”.

“Qualche anno fa ho battuto Allegri in finale di Champions? Probabilmente non è un buon ricordo per lui ma cercherò di non parlarne troppo (ride, ndr). Non voglio che il mister si arrabbi con me. Non vedo l’ora di conoscerlo, ho parlato un po’ con lui. Sono molto contento di essere allenato da Allegri, è tra i migliori al mondo, un vincente. Non vedo l’ora di scoprire come mi vede in campo in questa squadra”.

“È la mia last dance? Troppo presto per dirlo. L’obiettivo è giocare il Mondiale, ma intanto bisogna qualificarsi. Non guardo troppo avanti, cerco di vivere il presente e fare le cose per bene adesso. Per questo voglio iniziare questa nuova avventura, prepararmi al meglio per far sì che mi faccia trovare al livello che la società richiede. Per il futuro ci sarà tempo per parlarne”.

La scelta del Milan

“Per me è stata una scelta molto facile quando Tare mi ha chiamato. E quando si è recato in Croazia è stato importante perché ha mostrato quanto il Milan ci tenesse e quanto credesse che io possa essere ancora performante ad alto livello: è stata la svolta per me. Quando arriva qualcuno che ti voglia acquistare ti spiega il progetto, dopo di chè ho avuto bisogno di tempo per parlare con la mia famiglia, ma dentro di me sapevo che sarebbe stata la scelta migliore. Una scelta arrivata molto velocemente dopo l’ultima col Real, ma dimostra la fiducia che mi hanno dato”.

“Come ho detto prima abbiamo già parlato un po’ con Allegri, credo che tutti sappiano che mi sento più a mio agio in mezzo, dove posso organizzare la squadra, dettare i tempi. Però devo ancora parlare con l’allenatore per capire la sua visione e a partire da lì devo lavorare tanto, giocare al massimo e aiutare la squadra per ottenere i risultati. Il ruolo che ho avuto al Real Madrid è dove mi sento più a mio agio, poi posso adattarmi a qualunque posizione. La priorità è la squadra, non l’individuo, e questa deve essere la nostra mentalità”.

Milan, Modric si confessa
La scelta del Milan – (LaPresse) SpazioMilan.it

“Ho visto diversi aspetti positivi, ma si tratta solo di amichevoli. È difficile esprimere troppe opinioni in questo momento della stagione. Ci sono tanti campioni in rosa, il mister deciderà il modulo che useremo, però ho visto un’ottima squadra, mi sembra che ci sia anche un’ottima atmosfera tra i giocatori in campo: anche questo è importante per creare un gruppo forte“.

L’ultimo 40enne arrivato al Milan è stato Ibra che ha portato lo scudetto
“Conoscevo questa statistica. Spero possa succedere qualcosa di simile a quello accaduto con Zlatan, io sarei felicissimo

“Galliani? Non ho parlato con lui, so che ha fatto parte del gruppo che ha fatto delle cose straordinarie col Milan“.

“Ancelotti? Abbiamo parlato in generale del club, della gente, di San Siro e del fatto che è un club molto esigente come il Real Madrid, dove c’è tanta pressione. Ma sapevo già di voler firmare con il Milan”.

“Ho una sensazione positiva. Chiaro che la scorsa stagione non è andata benissimo per il Milan, ma è il passato. Bisogna lavorare sodo e guardare avanti fiduciosamente. Se gioca come ha giocato al Bernabeu l’anno scorso bisogna capire perché non è riuscito a giocare sempre così, ma vuol dire che il livello è molto alto e bisogna tenerlo così costantemente”.

“Ivan Rakitic e io siamo grandi amici, mi ha scritto un bellissimo messaggio e ne sono veramente contento. Sono io fortunato a far parte di questo club enorme come il Milan, non lo do per scontato. Cos’altro posso dare a parte la mia passione? La mia umiltà, la mia etica del lavoro, la mia semplicità. Non mi vedo come qualcuno di speciale, sono un ragazzo normale a cui piace giocare a pallone e ho la fortuna di poter giocare per una grande società come il Milan. Non vedo l’ora di iniziare quest’avventura, arrivo molto carico e spero possa andare secondo le mie aspettative”

Giulia Bianchi

Cresciuta a pane, calcio, basket e bistecca dal 1997. Collaboro con il network Nuovevoci da anni e lavoro per DAZN, cercando di trasformare ogni evento in una narrazione coinvolgente. Quando non sono al computer o allo stadio amo esplorare i paesi nordici e perdermi nei mondi fantastici del cinema fantasy, da sempre fonti inesauribili di ispirazione. Oltre alle maglie da calcio vintage colleziono scarpe, mie piccole ossessioni. Giornalista Pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana con tessera n. 17899
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