Una cessione lastminute in vista per un calciatore del Milan, un addio che potrebbe portare denaro fresco, ma anche interrogativi tecnici: i dettagli.
Il mercato non si ferma mai, neppure a stagione iniziata. Dopo le prime operazioni in uscita, il Milan si prepara a salutare un altro elemento della rosa: Yacine Adli. Il centrocampista francese, 25 anni, è infatti al centro di una trattativa avanzata con l’Al Shabab, club dell’Arabia Saudita pronto a mettere sul piatto otto milioni di euro per rilevarne il cartellino.
Per i rossoneri sarebbe una nuova entrata utile a bilancio, mentre per il giocatore significherebbe un salto verso una realtà calcistica emergente e finanziariamente sempre più competitiva.
Adli pronto a volare in Arabia: l’ostacolo da superare
Il calciatore sembra convinto dalla proposta da sette milioni netti a stagione, quasi il triplo dell’ingaggio garantito dal Milan, come riportato da la Gazzetta dello Sport. Per Adli si aprirebbe una nuova avventura, in un campionato che punta a crescere a livello internazionale e che negli ultimi anni ha già attratto giocatori di alto profilo.

L’intesa sembra vicina, ma il calcio ci ha spesso insegnato che nulla è scontato fino all’ufficialità. Infatti il calciatore vorrebbe contrattare sul suo ingaggio, provando a rilanciare al rialzo. Altro punto cruciale sono le commissioni dei suoi agenti per cui vorrebbe una percentuale più alta.
L’avventura di Adli tra luce e ombre
Arrivato nel 2021 dal Bordeaux per dieci milioni di euro, Adli non è mai riuscito a imporsi come titolare fisso al Milan. Con la maglia rossonera ha collezionato 39 presenze complessive, mettendo a referto un solo gol.

Numeri che raccontano di un talento intravisto a tratti, ma mai completamente sbocciato in un contesto esigente come quello di San Siro. L’ultima stagione, disputata in prestito alla Fiorentina, ha evidenziato progressi: 35 presenze e 5 reti. Un rendimento che lo ha rimesso al centro del mercato.
Per il Milan la cessione rappresenterebbe un’operazione strategica: monetizzare un esubero e allo stesso tempo liberare spazio salariale. I rossoneri hanno già dimostrato in più occasioni di voler bilanciare investimenti e uscite, seguendo un modello sostenibile ma ambizioso. Gli otto milioni dell’Al Shabab andrebbero a rafforzare il margine di manovra per eventuali nuovi innesti a gennaio o per blindare i rinnovi dei big.