Incredibili rivelazioni da parte di un ex giocatore del Milan sulla finale di Champions League che hanno lasciato i tifosi stupiti
Non solo Serie A e Coppa Italia, la stagione 2025/2026 è iniziata a pieno ritmo anche con la Champions League dove sono andate in scena già due giornate. Quattro le formazioni Italiane presenti ovvero Inter, Juventus, Atalanta e Napoli, a differenza del Milan grande assente dopo l’ottavo posto in campionato nell’ultima annata.
La massima competizione organizzata dalla UEFA è sempre stata una delle vetrine principali del club rossonero, tanto da aver alzato il trofeo per ben sette volte: traguardo più alto in Italia, invece in Europa solo il temibile Real Madrid ha fatto meglio.
Sono stati anni difficili per il Diavolo con lunghe assenze sul panorama Europeo, ma i tifosi si augurano di assistere nuovamente all’incredibile cammino degli uomini di Pioli, interrotto solo in semifinale con l’Inter nel 2023. Formazioni Italiane che in passato hanno regalato l’atto finale della Coppa come nel 2003.
Nesta e la finale di Manchester con la Juventus
Nell’ultima puntata del podcast di Gianluca Galeazzi, Alessandro Nesta è tornato a parlare della celebre finale di Champions del 2003 vinta ai rigori contro la Juventus. L’ex difensore rossonero ha svelato che la vigilia del match non è stata tra le esperienze migliori:

Come avete vissuto la finale di Manchester? Io non l’ho vissuta bene, preferivo giocare contro qualsiasi altra squadra italiana. Se perdi contro il Real Madrid è un conto, ma con la Juve, con l’Inter, resta scritta lì. Perciò non mi piaceva, però è stata la prima finale di Champions League.. È stata tosta, ma bellissimo, c’erano due squadre fortissime, diverse, noi forse un po’ più di talento, loro più squadra, era tostissima giocarci contro e sapeva vincere, due squadre che sapevano vincere.
Il 49enne ha continuato, soffermandosi sulla sequenza di rigori che lo vide protagonista per il 3-2 finale:
Io non ho mai tirato un rigore in vita mia, forse uno in Under 21. Poi però ho alzato la mano nella finale di Champions League.. Sono arrivato sereno sul dischetto, l’avevano già sbagliato Trezeguet, Seedorf, poi ho visto Buffon e mi sono messo un po’ di paura. Però ho fatto gol, perciò mentalmente ho fatto uno scatto.
Al rigore di Nesta, seguì il tiro di Del Piero e infine Shevchenko per l’apoteosi rossonera.