
Modric in campo
Il giudizio di Stefano Borghi sul percorso del Milan apre una lettura più ampia sul peso delle scelte tecniche e sulla figura di Luka Modric, arrivato in estate come simbolo di una nuova identità. Le sue parole, pronunciate nel podcast “Tutti Convocati” su Radio 24, mettono a confronto il rendimento della squadra con quello della Juventus e attribuiscono agli arrivi di Modric e di Massimiliano Allegri un ruolo decisivo. Un’analisi che tocca mentalità, leadership e visione del club.
Secondo il giornalista, la qualità del centrocampista croato avrebbe inciso in modo diretto sul rendimento della squadra di Torino:
“Se Modric fosse andato alla Juventus, le classifiche di Milan e Juve sarebbero invertite”.
Per Borghi, la presenza di un profilo di quel livello modifica ritmo, sicurezza e gerarchie tecniche. Il suo arrivo al Milan ha invece rappresentato una svolta ideale per una squadra che cercava una guida carismatica. L’impatto è stato evidente nelle scelte di gioco e nella gestione dei momenti chiave della stagione di Serie A.
Borghi ha collegato l’effetto Modric al nuovo percorso tecnico iniziato con il ritorno di Allegri:
“Nel Milan mancava fortemente la mentalità. Gli arrivI di Allegri e Modric hanno contribuito al cambiamento”
Il Milan aveva bisogno di un riferimento solido, capace di restituire ordine e continuità. Allegri ha riportato un metodo riconoscibile e ha permesso a Modric di diventare un punto fermo anche fuori dal campo. La combinazione tra guida tecnica ed esperienza è stata determinante per costruire una squadra più consapevole, pronta a sfidare Juventus e le altre big.