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Thiago da morire: “Il Milan è casa mia!”

Una favola senza morale e finale, sono piene di amore le parole di Thiago Silva rilasciate all’Ansa. Al centro un concetto chiaro, semplice e per sempre:Milan a vita – ha promesso il centrale brasiliano -, senza se e senza ma. Voglio diventare il primo capitano straniero del Milan dopo 50 anni e una bandiera di questa squadra. Nel 2016 lo dirò a Galliani, il Milan è casa mia e io non me ne andrò mai. Quando Allegri mi ha dato la fascia di capitano pensavo scherzasse, non credevo che mi provocasse così tanta emozione”.

Al centro del presente rossonero, numero uno al mondo: “Sento di essere nel mio miglior momento della carriera – ha continuato Thiago Silva -, vorrei diventare un leader di questa società. Qualche tempo fa pensavo che indossare la fascia di capitano non era qualcosa di speciale, invece mi sbagliavo. Nonostante Pato ed Antonini avessere più presenze di me, il Mister contro il Chievo ha deciso di farmela indossare a me ed è stato bellissimo. Davanti ho dei pezzi di storia del Milan come Ambrosini, Gattuso e Seedorf e spero che possano restare con noi ancora per molto. Quando sono capitano cambio completamente, divento più tranquillo e sento di essere un punto di riferimento per i miei compagni. Adesso il mio obiettivo è quello di segnare di più, al Fluminense andai in rete ben 14 volte e al Milan sono fermo solo a 5″.

Fenomeno assoluto ma capace di una ferma e netta autocritica: “Stiamo subendo più gol dello scorso anno ma a Bologna, per esempio, è colpa mia. Se fossi stato più concentrato avremmo vinto, lì ho sbagliato tutto. Allegri vuole sempre attenzione, cosa che a volte ci manca contro le piccole squadre. La chiave del prossimo scudetto sarà ancora la difesa, certo che con Tevez le cose sarebbero più semplici. Lui è un campione e lo ha dimostrato, spero possa arrivare davvero”. Con il solito pensiero alla Champions League: “La doppia partita contro il Barcellona ci ha dato fiducia, nonostante il ko. A San Siro abbiamo disputato una buona gara e adesso aspettiamo l’Arsenal, avversario tosto. Spero di arrivare fino in fondo, per poi pensare al Mondiale in Brasile nel 2014”.

This post was last modified on 27 Dicembre 2011 - 16:11