Cassano: “Berlusconi è un grande. Futuro? Vedremo, non dipende solo da me…”

Dal ritiro della Nazionale a Cracovia, Antonio Cassano parla in esclusiva ai microfoni di Studio Sport in un’intervista rilasciata all’amico giornalista di Mediaset, Pierluigi Pardo. E naturalmente si discute di nuovo di Milan e del futuro del talento barese, dopo le dichiarazioni uscite durante i giorni dell’incertezza sul destino di Thiago Silva. Proprio l’attaccante aveva chiesto un intervento per tenere il brasiliano in rossonero. Si riparte da qui, dall’intervento di Silvio Berlusconi, che ha respinto l’offerta del PSG.

Il Presidente è un grande, è la nostra forza – ha commentato Cassano -. Se lui decide che dobbiamo vincere, vinciamo perchè difficilmente sbaglia. Thiago è il giocatore più importante che abbiamo e sono felice che sia finita così“. Futuro? “Non dipende solo da me, vedremo dopo l’Europeo“. E la Sampdoria? “Sono contento di aver parlato col presidente Garrone, la Samp era, è e sarà sempre nel mio cuore. Prima o poi vorrò tornare, se sarà possibile“. Ulteriore segnale d’amore ai colori blucerchiati è la residenza, che resta fissa a Genova.

A tenere banco sono anche le vicende della Nazionale, il giorno dopo l’approdo ai quarti di Euro 2012. “Ho fatto tremila sacrifici per essere qui – ha ribadito il numero 10 azzurro -. Da quel giorno (quello dell’ictus ischemico, ndr) sognavo di portare avanti l’Italia grazie ad un mio gol, ieri sera ci sono riuscito“. Già, il gol di testa contro i giganti irlandesi: “Io sono alto un metro e una sciocchezza, ma non bisogna essere alti, piuttosto furbi. Poi Andrea (Pirlo) ha messo una palla perfetta“. Si parla anche dell’intesa con Mario Balotelli e Antonio Di Natale: “Mario è un numero 9 puro, Totò garantisce più profondità. Chi preferisco? L’importante è che giochi io“.

La vita di spogliatoio vede lui e Balotelli sempre al centro delle cronache, sportive e non. “Andrea Pirlo mi dice che io all’età di Mario ero peggio di lui, almeno dieci a zero – ha svelato Fantantonio – E’ un bravissimo ragazzo, al quale hanno messo un’etichetta“. Si riparla anche dell’omosessualità e dell’uscita poco felice della scorsa settimana: “Adesso ho capito la differenza tra le parole (gay e froci, ndr). Non volevo offendere nessuno, rispetto tutti“. E a proposito del significato delle parole, che cosa significa leader? “Uno che corre più degli altri, uno molto umile, uno sempre disponibile dal mattino alla sera“, ha spiegato il fantasista del Milan, rispondendo con tre “no” all’amico Pardo che gli chiedeva se lui fosse così. “Il Mister dice che sono un leader tecnico, ma per me i leader sono altri“, ha sentenziato Antonio. E almeno non dite che sia un superbo…

 

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