Rammaricandosi inoltre, di una conclusione amara e di una sconfitta che ancora scotta sebbene adesso tutti i nostri occhi siano puntati su di una nazionale che parla (molto) torinese: “A livello calcistico il primo gol in rossonero, contro l’Udinese a San Siro, ha significato per me un esordio fantastico. E’ stata un’emozione fortissima anche perché ero sotto la curva sud, un’esplosione che non dimenticherò mai, ero spaesato, mi sono sentito al settimo cielo. E’ stata una buonissima stagione nel complesso, non mi sarei mai aspettato di giocare così tanto: 28 presenze, 4 gol. Avrei potuto fare qual cosina in più, ma c’è ancora tempo. Abbiamo fatto un’annata straordinaria, ma con quasi 70 infortunati… La Juve era in condizioni straordinarie e noi, purtroppo, abbiamo mollato un po’ verso la fine”.
L’autocritica è la migliore introspezione che un giovanissimo talento possa fare, per tornare a Milanello più forte e consapevole di prima.
This post was last modified on 30 Giugno 2012 - 03:28