L’estate dei tormentoni e dei meriti passati sotto silenzio

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Benvenuti nell’estate delle targhe alterne! Sì avete capito bene. Nei giorni pari ci vendono Ibra, nei giorni dispari ci vendono Thiago. Tutto fa pensare che questi due tormentoni di mercato si protrarranno fino al 31 agosto, dopodiché l’inquinamento resterà soltanto nelle speranze vane di chi era ed è convinto che il nostro Milan voglia svendere, smobilitare, arrendersi. Non sarà così.

Se rifiuti 50 milioni per un difensore, ancorché sia il più forte del mondo, significa che non vuoi affatto indebolirti, anzi vuoi ripartire alla grande. Non dovevate fidarvi delle schermaglie per il “doveroso” ritocchino richiesto da Thiago, é lo stesso Galliani ad alimentarle per cercare di rimetterci il meno possibile nella trattativa con il suo agente Tonietto. Quando Berlusconi, malgrado la figlia Marina, ha deciso di rinunciare all’offerta del PSG, secondo voi non sapeva che il brasiliano sarebbe venuto a battere cassa? E infatti proprio oggi Thiago ha ottenuto un aumento da 4 a 6 milioni annui fino al 2017.

Per Ibra il discorso è diverso. Il Milan ha provato a cercare in giro per l’Europa un potenziale acquirente, ma non l’ha trovato. Galliani aveva già pronto il sostituto…naturalmente Carlitos. E invece, ob torto collo, il Milan ha consegnato la maglietta numero 10 al Cigno di Malmoe e la leadership della nuova squadra che sta nascendo. Con tutti i rischi del caso. Rischi evidenziati dai senatori in partenza, da Seedorf a Gattuso. Ma la pagina è voltata e per loro non c’è più spazio. Il 9 luglio ci sarà uno spogliatoio diverso da quello dell’ultimo decennio. Scelta coraggiosa, ma impossibile da contestare. Il rinnovamento è quello che abbiamo chiesto tutti da anni alla società. Adesso lo avremo.

A proposito di novità, nessuna squadra in Italia si presenta ai nastri di partenza con tanti acquisti e tante cessioni come il Milan. Eppure il nostro mercato viene definito “povero” dai media. Perché se l’Inter riscatta Guarin per 11 milioni e la Juve Giovinco per 12 si tratta di grandi colpi e se noi riscattiamo El Shaarawy nessuno se ne accorge? Perchè chi valuta il vecchio Palacio 11 milioni e la coppia di gregari Isla-Asamoah 30 milioni fa un grande mercato, mentre chi prende Montolivo a ZERO euro viene contestato? Strane leggi della comunicazione… E pensare che dicono che abbiamo il controllo dei media…

Da Montolivo passiamo alla Nazionale che dalla Polonia e dall’Ucraina ci restituisce una mezzala di livello internazionale, un Abate in costante crescita, ma anche un Cassano che rischia di cominciare la nuova stagione senza grandi motivazioni. Sappiamo quanto ci tenesse a questo Europeo e sappiamo che ha fatto tutto per la maglia azzurra, non per quella rossonera. Le sue parole lo hanno dimostrato. Se qualcuno dovesse chiedercelo portiamoglielo in braccio… sperando che non ingrassi come ogni estate.

Due colpi in 6 partite azzurre bastano per la ItalJuve, non per il Milan che punta a vincere in Italia e in Europa. A proposito di Europa, ci avevano raccontato che la Juve poteva vedersela col Barça, la risposta é arrivata a Kiev. I vari Bonucci, Barzagli, Marchisio, Pirlo, Chiellini e Buffon hanno capito cosa vuol dire correre dietro a Xavi, Iniesta e Fabregas. A noi rimane l’orgoglio di essere stati gli unici quest’anno a giocarci alla pari e a fargli 5 gol in 4 partite… Peccato per quella follia di Kuipers… Provate a chiedere ai mostri spagnoli quale italiana non vorrebbero incontrare nella prossima Champions

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