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Salamon debutta in Nazionale maggiore e strappa applausi: “Ora aspetto la mia occasione al Milan”

Oltre i cinque giocatori impegnati ieri a La Valletta con la Nazionale italiana, il Milan ha “prestato” due altri suoi tesserati alle rispettive selezioni nazionali, ma a scendere in campo ne è stato solo uno, tra l’altro per un importante debutto.

Stiamo parlando di Bartosz Salamon, che ieri ha indossato per la prima volta la maglia della Nazionale maggiore polacca, impegnata contro il modesto San Marino in un match valido per le qualificazioni al mondiale del prossimo anno e vinto per 5-0 dai biancorossi. Il ct Fornalik decide di schierarlo dal primo minuto contro un avversario tutt’altro che ostico: il centrale rossonero, tuttavia, gioca una buonissima partita, disimpegnandosi bene nelle pochissime volte che gli avversari giungono dalle sue parti e soprattutto giostrando molto bene la manovra dalla retroguardia. Il tecnico polacco, infatti, gli affida il compito di impostare l’azione sin dalla prima linea e l’ex Brescia non si sottrae a questo compito, distribuendo ottimi palloni sia nel breve che con lanci lunghi a scavalcare il muro sammarinese, memore della sua lunga militanza come centrocampista centrale. Il nativo di Poznan è stato, poi, sostituito al minuto 87 da Wasilewski, meritandosi gli applausi del National Stadium di Varsavia, per un debutto che difficilmente dimenticherà, come da lui stesso affermato: “Sono felice del mio esordio, è gratificante giocare per la nazionale davanti al pubblico polacco. Per me non era una gara contro una piccola nazionale, era il mio debutto. Credo di aver dimostrato che posso essere utile alla squadra, ma capisco che devo giocare con regolarità anche nel club, ora torno al Milan, mi concentro sul lavoro in allenamento e aspetto anche lì la mia occasione; spero che qualcuno abbia visto la partita”. 

L’altro rossonero convocato, invece, era Cristian Zapata, che però ha trascorso in panchina tutta la partita giocata (e persa per 1-0) dalla sua Colombia contro il Venezuela. Trasferta transoceanica, dunque, inutile per l’ex Villareal, che anche nella gara di venerdì contro la Bolivia non aveva saggiato il terreno di gioco, a differenza di Yepes che aveva giocato novanta minuti, ma, essendo stato ammonito da diffidato, era tornato a Milano già domenica, perchè indisponibile per il match contro i venezuelani.

 

This post was last modified on 27 Marzo 2013 - 12:34

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redazione