Anche per Jherson Vergara è arrivato il primo giorno di ritiro a Milanello e si unirà alla squadra con due settimane di ritardo rispetto ai compagni, reduci dal Trofeo Tim contro Juventus e Sassuolo. I rossoneri daranno il benvenuto al nuovo numero 33 milanista, lo stesso che portó alla gloria Thiago Silva nel recente passato. I due giocatori si assomigliano molto nel modo d’interpretare il ruolo di difensore centrale: tranquillità, personalità, classe ed eleganza. Caratteristiche tecniche che unite ad un fisico possente, ma agile creano un mix davvero promettente.
Il colombiano, classe 1994, è un giocatore molto duttile e grazie alla sua giovanissima età si adatterà perfettamente al calcio italiano. Rapido e veloce, non ha nessuna paura di assumersi le sue responsabilità, ma tuttavia è ancora un talento acerbo, alla ricerca di disciplina tattica ed esperienza. Vergara è reduce da una stagione giocata nella Serie B colombiana nell’Universitario Popayan e da un Mondiale Under-20 ricco di soddisfazioni. Sfortunatamente la Colombia è stata eliminata agli ottavi di finale ai rigori contro la Corea del Sud, ma il neo rossonero esce dalla competizione a testa alta, trasformando anche uno dei rigori della lotteria finale e dimostrando in più occasioni di essere di un’altra categoria rispetto ai pari età. La Colombia ha terminato il girone di qualificazione in testa al gruppo con 7 punti e Vergara è sempre stato schierato negli undici titolari senza mai essere sostituito contro Australia, Turchia, El Salvador e Corea del Sud.
I tifosi e soprattutto la società sperano che Vergara possa ripagare la fiducia che gli è stata concessa al momento dell’acquisto. La prossima stagione servirà al colombiano per ambientarsi e soprattutto per apprendere il più possibile da giocatori come Mexes e Zapata. Il giovane difensore ha le carte in regola per diventare il centrale del Milan del futuro e magari iniziare a brillare già nei preliminari di Champions League. Benvenuto, Jherson!