Su Honda l’attesa non è un male, ma il mercato vero dipenderà quasi solo dai playoff Champions

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi dieci anni di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), dal 2011 si occupa di comunicazione di manifestazioni fieristiche. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter.

P. Di Rienzo - Caporedattore SpazioMilan.it
P. Di Rienzo – Coordinatore SpazioMilan.it

Lo stop alla trattativa per portare Keisuke Honda subito in rossonero non deve più di tanto sorprendere. E’ vero che lunedì scorso era stato lo stesso Adriano Galliani a far intendere come le distanze tra Milan e CSKA Mosca si fossero assottigliate, ma è altrettanto vero che lo stesso amministratore delegato rossonero sabato a Marina di Pietrasanta aveva apertamente pronosticato l’arrivo del giapponese a gennaio, quando si libererà a parametro zero dal club russo. L’arrivo immediato del giocatore asiatico sarebbe servito più a livello di ambiente, per dare un segnale ad una tifoseria paziente quanto in attesa di un colpo ad effetto. La verità è che il Milan non ha alcuna intenzione di cedere ai ricatti del CSKA per un elemento che tra cinque mesi non costerà alcunchè. Il braccio di ferro non conviene ai russi e quindi da via Turati si può tranquillamente aspettare che le richieste moscovite sbolliscano.

Ma c’è un’altra grande verità da tenere presente. E cioè che difficilmente i rossoneri si muoveranno pesantemente sul mercato prima dei play-off di Champions League. L’accesso alla fase a gironi rappresenterà un’entrata sicura, tale da permettere di aprire i cordoni della borsa con meno apprensione per il bilancio. Insomma, qualcuno arriverà, ma a fine agosto. Un po’ come avvenne nel 2004 nella prima Juve di Fabio Capello, quando Fabio Cannavaro e Zlatan Ibrahimovic arrivarono nell’ultimo giorno di mercato a qualificazione in Champions conquistata.

Non dimentichiamo, infatti, che le squadre che partecipano alla fase a gironi della Champions ricevono un minimo di 8,6 milioni di euro. Ai quali si aggiungono 1 milione di euro a vittoria e 500mila euro a pareggio. Alle squadre che si sono qualificate agli ottavi vengono assegnati altri 3,5 milioni di euro. Il tutto al netto dei diritti televisivi e degli incassi ai botteghini. Una torta pesante che i rossoneri non vogliono certo farsi scappare.

A quel punto il Milan potrà presentarsi a Cagliari per chiudere per Davide Astori, che sembra davvero l’obiettivo per la difesa e che Cellino potrebbe tenere in caldo proprio in virtù dell’amicizia con l’amico Galliani, e magari puntellare ulteriormente qualche altro reparto. E chissà che non si ripresenti per un’ultima offerta “prendere o lasciare” al CSKA Mosca per Honda. Sempre sapendo di avere il coltello dalla parte del manico, avendo in tasca l’accordo per gennaio.

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