Ed il riferimento non vuole toccare l’espulsione di Mario Balotelli, doverosa se confermata l’ingiuria espressa verso Banti (”t’ammazzo”), così come pienamente condivisibile è l’atteggiamento di società, allenatore e compagni, che si sono sentiti lasciati da soli, verso Mario, criticato e deludente per i suoi comportamenti inaccettabili. Ma in Milan-Napoli è mancato il rosso sacrosanto a Britos, per un intervento intenzionale, pericoloso e da dietro che voleva solo fare male. E invece se l’è cavata con l’ammonizione. Behrami, poi, ha fatto qualunque cosa per concludere anzitempo la sfida di San Siro, ma è riuscito ad arrivare fino alla fine, “ringraziando” con una gomitata intenzionale da prova TV. Mai arrivata. Per non parlare della spinta di Zuniga su Poli. Tornando al Bologna, prima dell’1 a 1 di Laxalt è stato negato un rigore evidente a Robinho, bloccato in area da Cristaldo: impunito. Danno e beffa, perché sul contropiede successivo il Milan, colpevole al di là dell’arbitro, ha subito il pari. E Pazienza andava espulso.
Matri, soprattutto nel primo tempo, ha avuto sui piedi le occasioni per chiudere l’incontro. Tagliavento non può essere né alibi né scusa, però ha sfavorito la squadra di Allegri in un momento cruciale. Tagliavento che, per inciso, non arbitrava il Milan dal famoso Fiorentina-Milan della scorsa stagione: in sintesi, un penalty inventato concesso alla Viola (sullo 0 a 2) ed un vistoso fallo di mano in area di Roncaglia giudicato involontario. Gli indizi non fanno ancora una prova, ma poco ci manca. A Verona, per non dimenticare, manca un tiro dal dischetto procurato da Balotelli; anche se, per doverosa correttezza, ce n’era uno anche su Toni (fallo di Mexes). Mentre poco distante il Chievo si vedeva derubare di almeno un punto: “merito” del guardialinee Preti, lo stesso che non sbandierò l’offside clamoroso di Asamoah in Juventus-Inter del 2012. E i bianconeri ridono. A Torino: due le conclusioni dagli undici metri procurate dal Diavolo, una quella sanzionata e trasformata.
Senza nessuna sudditanza o disegno scritto contro, questi sono episodi veri e concreti, non dettagli, che cominciano ad avere un peso. Quello che al Milan, in campo, manca.
(Foto in evidenza: AcMilan.com)
This post was last modified on 26 Settembre 2013 - 18:45