“Inizialmente non ero convinto di metterlo sotto contratto, ma l’impegno che metteva negli allenamenti mi ha spinto a concedergli una nuova opportunità“. Ci è voluto un po’, quindi, prima che Mathieu Flamini potesse tornare a casa, nel club che in fondo non aveva mai dimenticato. Le parole di Arsene Wenger, tecnico dell’Arsenal, sono pronte a dimostrarlo.
Estate movimentata, quella vissuta dal francese. Prima le voci di un suo possibile, clamoroso passaggio all’Inter, poi la scelta, la voglia di tornare là dove la sua carriera ha preso il volo. Con il benestare del suo mentore, entusiasta di riaverlo con sé dopo le diffidenze iniziali.