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Il mutismo presidenziale è appena terminato, ma per dire che cosa?

Fabrizio Villa collabora con SpazioMilan.it da settembre 2011, dopo esser stato realizzatore nel 2010 per Sky Sport. E’ opinionista a “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).

La magia della campagna elettorale ha colpito ancora. Non nel senso che a Milanello è arrivato un campione, ma nel senso che quantomeno la proprietà, nella persona di Silvio Berlusconi, è stata costretta a dire qualcosa in merito alla situazione attuale del Milan, dopo settimane di silenzi e mezze risposte di facciata.

Com’era lecito immaginare, le dichiarazioni in questione sono state rilasciate a Mediaset nella giornata di ieri. Stoccata pesante al lavoro di Seedorf: “Non sono soddisfatto del gioco. No. Per niente.” Rimproveri espliciti a Balotelli: “Ha straordinarie potenzialità, ma deve imparare a fare la prima punta. Non lo ha ancora imparato.” E frasi di circostanza, quasi da bar sport: “Lasciamoci alle spalle questa stagione…guardiamo avanti…anch’io sono scontento…ma a differenza degli altri ci rimetto anche soldi”.

Purtroppo per tutti coloro che ci rimettono ‘solo’ i soldi dell’abbonamento, ovvero i tifosi, le parole del presidente non sono per nulla d’aiuto e men che meno rappresentano una ventata di speranza. Anzi. Sono al limite della provocazione verbale. Su che base si giudica giuoco di un allenatore, diventato tale solo da 4 mesi? Come si può non considerare le difficoltà che ha dovuto fronteggiare da gennaio ad oggi? Non capacitarsi poi del fatto che Balo non sia il classico numero 9, è come rimaner spiazzati dal fatto che in una macelleria non vendano articoli di cancelleria.

Sforzandoci infine di non ricordare chi ha fortemente voluto Clarence alla guida tecnica, si rimane comunque davvero basiti di fronte alla mancanza di propositi. Anche se forse ciò che ferisce di più, è proprio la volontà di esser considerato ‘persona estranea ai fatti’. Come se tutto ciò che sta accadendo al Diavolo, non fosse innanzitutto una sua responsabilità. Finché quest’approccio non cambia, ci saranno altri Seedorf, altri Honda, altri Essien, altri Matri e così via.

Twitter: @fabryvilla84

This post was last modified on 13 Maggio 2014 - 16:11