Zapata resta desaparecido: non rientra né nei piani, né nei discorsi

“In difesa i due centrali Alex e Rami hanno una grande stazza ed hanno bisogno di tempo per andare in forma, ma sono ottimi giocatori, come del resto Bonera e Mexes”. Queste le parole di Adriano Galliani rilasciate a Sky Sport a margine dell’evento della compilazione dei calendari di Serie A. Nulla di stano, insomma, direte voi, invece lo strano c’è, eccome. Rialzate un attimo lo sguardo e leggete i nomi fatti dall’amministratore delegato rossonero… Non manca proprio nessuno? Bravi! Manca il colombiano Cristian Zapata.

Una leggerezza che potrebbe far intendere il definitivo addio del centrale sudamericano che oggi ha raggiunto il gruppo negli Stati Uniti. Non bisogna neanche leggere tanto tra le righe per capire che se il reparto dei centrali difensivi è affollato, il primo indiziato alla partenza è Zapata: da tempo ormai si ribadisce come l’unico ad avere un po’ di mercato sia lui. Il valore del cartellino e dell’ingaggio sono abbordabili da molte squadre (5 milioni il primo, per 1,5 a contratto), quindi i vari sondaggi fatti da Manchester United e Juventus potrebbero diventare presto molto più che una sensazione.

Intanto tutti si dimenticano di lui. Oltre a Galliani, a sbattere la porta in faccia a Zapata ci ha pensato anche Philippe Mexes. Il francese nell’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport dichiara: Non mi ha mai sfiorato l’idea di andarmene. Al Milan sto bene”. Per lui si è parlato di un prolungamento di contratto spalmato su più anni per ripianare il monte ingaggi; questa soluzione pare ormai gradita al transalpino che confermerebbe attraverso le sue parole la probabile permanenza in rossonero. Intanto Zapata ascolta e tace. Il sassolino dalla scarpa se l’è tolto giocando un buon mondiale e dimostrando di avere ancora qualità ed energie da dare, poi la società prenderà le sue decisioni, anche comunicative.

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