Menez+il+tuttofare%2C+ma+al+Milan+adesso+serve+pi%C3%B9+vicino+a+Destro
spaziomilanit
/2015/02/menez_destro_milan_inzaghi/amp/

Menez il tuttofare, ma al Milan adesso serve più vicino a Destro

Considerarlo solo un attaccante sarebbe un errore, perché non si apprezzerebbe fino in fondo. Invece Menez è proprio un tuttofare, imprevedibile nelle giocate e sorprendente nei numeri. Uno in particolare, approfondito da La Gazzetta dello Sport: quello dei tocchi per zona. Ovvero, la zona di campo in cui fino adesso si è mosso di più: il centrocampo, più del limite dell’area di rigore avversaria. Sinonimo di vero falso nove (chi lo dice a Galliani?), capace di spingersi ovunque tranne che nei pressi di Diego Lopez. Ma forse prima o poi ci arriverà.

Jeremy dentro si sente un trequartista, gli piace retrocedere, prendere il pallone e portarlo con sé, a modo suo e comunque troppo, piuttosto di aspettarlo. E la novità tattica di Inzaghi, con l’inserimento di un centravanti classico come Destro e il passaggio al 4-3-1-2, asseconda proprio le caratteristiche del francese. A dire il vero il ruolo dietro alle punte spetta a Bonaventura, Menez è previsto più avanti ma senza essere ingabbiato in una posizione precisa, perdendo così il lato migliore. Meglio lasciarlo libero, al di là del modulo. Ma il vero esame da superare per Inzaghi è quello di far convivere Menez con Destro, per il salto di qualità della squadra grazie ai loro gol. Insieme. Deve nasce l’intesa, due i rischi da evitare: che Menez non agisca come se Destro non esistesse (con il Cesena è successo proprio questo) e viceversa che Mattia non rappresenti un tappo per gli inserimenti dell’ex PSG, a quel punto senza più lo spazio necessario per segnare come con il Napoli a San Siro. Il primo ha ancora bisogno di conoscere il nuovo arrivato, il secondo dopo la protezione della sfera non pensi solo alla conclusione.

Meccanismi da memorizzare, indispensabili. Ci sono situazioni in cui tocca al giocatore di talento mettersi a disposizione dei compagni, è il momento giusto. Nonostante i 12 gol e 3 assist stagionali, Menez deve fare di più e ha un’altra prova di maturità da superare.

This post was last modified on 26 Febbraio 2015 - 16:07

Share
Published by
redazione