La De Sciglio-story d’inizio stagione: mai in discussione a suon d’insufficienze

Dopo un’annata rintuzzato nello spogliatoio dai continui guai fisici, quella 2015-16 deve essere la stagione del rilancio per Mattia De Sciglio. 7 le giornate giocate e 7 le presenze del giocatore, sempre titolare e mai sostituito: un dato incoraggiante che dimostra come il ragazzo si sia ripreso dagli infortuni pregressi, e come il tecnico Sinisa Mihajlovic conti fermamente su di lui. Si parla ancora troppo poco, però, della qualità delle prestazioni che il terzino sta mostrando, ancora troppo lontana dal miglior De Sciglio visto in rossonero.

Un paradosso che porta De Sciglio ad essere il rossonero di movimento più presente in questa stagione nonostante spesso le sue prestazioni siano state fortemente criticate da giornalisti e tifosi. Criticato, sì, ma mai messo seriamente in discussione. Che giochi, tuttavia, potrebbe non essere necessariamente un volere assoluto del mister: gli infortuni di Abate e Antonelli gli hanno lasciato via libera e zitto zitto ne ha approfittato. Ciò nonostante, anche quando un possibile ballottaggio c’è stato, con Abate prima, e col Napoli con Calabria, ne è sempre uscito vincitore strappando una maglia da titolare.

Ciliegina sulla torta: la convocazione in nazionale. Antonio Conte ha detto chiaramente che per entrare in nazionale “serve un percorso fatto di continuità”. E se la continuità c’è in fatto di presenze, questa dev’essere positiva in quanto a prestazioni. De Sciglio francamente di prestazioni positive, nonostante abbia giocato sempre, ne ha fornite davvero poche. Se Conte ha visto un percorso positivo da parte di De Sciglio questo non gli nega di convocarlo in azzurro e tutto sommato fa ben sperare anche i tifosi rossoneri, ansiosi di vedere un De Sciglio in crescita e che finalmente esprima il suo vero potenziale.

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