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Lo spazio c’è, ma Cerci rimane al palo: i numeri lo condannano

Lazio-Milan: aggancio, dribbling, tiro a giro, palo. Juventus-Milan: Cerci tutto solo davanti a Buffon, passaggio di testa e mancata conclusione verso lo specchio di porta. Milan-Chievo: stop, sterzata, tiro a girare e la palla che sorvola l’incrocio dei pali. Queste le occasioni mancate dall’ex granata, o meglio alcune delle troppe palle gol, capitate su collo e piattone del numero 11 rossonero.

Tanta corsa, vero, ripartenze, anche, ma l’assordante numero zero posto davanti alla voce gol realizzati, comincia davvero a far impressione. Se non fosse che Cerci si presenta all’appello come esterno offensivo e all’occorrenza seconda punta. L’unico del reparto avanzato milanista a non aver trovato ancora la gioia personale. Ora la trasferta di Carpi diventa quasi un dovere morale per l’ex Atletico Madrid, visto inoltre che gennaio si avvicina e così anche la scadenza del prestito nella prossima estate. Il contropiedista, dopo la stagione negativa agli ordini di Simeone e la successiva ai comandi di mister Inzaghi, è stato autore di una vera e propria rinascita. Merito soprattutto del tecnico Sinisa Mihajlovic che è riuscito a rimetterlo in piedi dal punto di vista fisico e mentale.

Dai suoi piedi infatti sono scaturiti gol come quelli di Bertolacci contro la Lazio e Luiz Adriano contro la Sampdoria, segno evidente della progressiva crescita del numero 11. Altruismo e caparbietà, questi i tratti distintivi del ragazzo originario di Velletri, che ora deve riuscire ad apportare ulteriore consistenza in zona gol. La trasferta di Modena potrebbe già essere l’occasione giusta.

This post was last modified on 5 Dicembre 2015 - 09:23

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redazione