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Lavagna tattica: l’Atalanta di Reja

In ripresa. L’Atalanta di Reja, dopo un periodo nero di ben quattordici giornate senza vittoria, ha ripreso un po’ di ossigeno con la vittoria sul Bologna. Le ultime due settimane sono state decisamente più serene del solito e tutti, a Zingonia, hanno potuto lavorare con meno patemi d’animo. Lo spettro del terzultimo posto (distante cinque punti) non è affatto scomparso, ma i nerazzurri possono guardare a questo finale di campionato con più ottimismo. A patto, però, di continuare a lottare dopo aver staccato la spina con troppo anticipo e con troppa superbia: l’Atleti Azzurri d’Italia sarà a tutti gli effetti una bolgia, infiammata dall’appassionato tifo atalantino.

Ma non sarà solo il clima “caldo” a spaventare Montolivo e compagni. Anche la squadra di Reja darà tutto in campo, cercando di sopperire al gap tecnico con il Milan attraverso il massimo impegno in termini di cattiveria, di agonismo e di unione. L’Atalanta cercherà di mettere la gara sul piano dell’intensità atletica, cercando di concedere meno spazi possibili agli avversari e tentando di far male in ripartenza. Il tutto, ovviamente, non potrà prescindere da una precisa organizzazione di squadra: i bergamaschi giocheranno uniti, da squadra, lottando su ogni pallone. Con le due squadre che, sostanzialmente, giocheranno a specchio: difesa a quattro, mediana a due uomini, coppia di esterni alti e attacco con una seconda punta qualche metro indietro al numero 9.

reja 2 milan-atalanta (spaziomilan)

Corsa e intensità, dunque, ma anche singoli di talento. Mihajlovic, in particolare, dovrà prestare particolare attenzione ad Alejandro Gomez: è il Papu la vera stella dell’Atalanta, l’ago della bilancia orobico, colui che può risolvere il match con uno dei suoi colpi estemporanei. Classe e velocità sull’out sinistro che dovranno necessariamente essere contenute. Interessante in mediana il duello tra de Roon-Cigarini e Montolivo-Bertolacci, ma anche tra gli attaccanti di casa e la retroguardia ospite: il 4-2-3-1 di Reja farà grosso affidamento sulle giocate di Gomez, ma anche al talento del “10” (Diamanti) e alla fisicità del centravanti (Pinilla o Borriello). Tutti giocatori pericolosi, soprattutto se con spazi a disposizione: per il Milan sarà essenziale vincere i duelli individuali per puntare alla vittoria.

This post was last modified on 2 Aprile 2016 - 16:09

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redazione