Milan%2C+il+governo+cinese+nella+cordata.+Ma+il+resto+%C3%A8+un+mistero%3A+a+cominciare+da+Yonghong+Li
spaziomilanit
/2016/08/milan-governo-cinese-nella-cordata-resto-un-mistero-cominciare-yonghong-li/amp/
Rassegna Stampa

Milan, il governo cinese nella cordata. Ma il resto è un mistero: a cominciare da Yonghong Li

Il Milan è stato ceduto ad un gruppo di imprenditori cinesi. Su questo, almeno, non ci sono più dubbi, visto che ad ufficializzare la conclusione della trattativa è stata direttamente la Finivest nella giornata di ieri.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, però, resta l’incertezza su quelli che saranno effettivamente i nuovi proprietari rossoneri. Tecnicamente quasi la totalità del club (cioè il 99,93%) verrà acquisito dalla Sino-Europe Sports Investment Management Changxing, cioè la società-veicolo dentro cui confluiscono una pluralità di investitori. Il comunicato di Fininvest ne cita solo due: Haixia Capital, fondo di Stato cinese per lo sviluppo e gli investimenti, e Yonghong Li, chairman della stessa società-veicolo e tra i promotori del gruppo con cui la holding berlusconiana ha trattato a lungo prima del preliminare di ieri.

A differenza dell’Inter, però, non si tratta di un’entità singola e riconoscibile ma di un pool di diversi soggetti, privati e pubblici: qui si è scelta la forma della società-veicolo proprio perché vi è un mix di azionisti. L’elemento chiave è la presenza diretta del governo attraverso Haixia Capital, che dovrebbe detenere una quota del 15% del gruppo. Il fondo statale è stato creato nel 2010 con una dotazione di 4,5 miliardi di euro, ha base a Fuzhou, nella provincia del Fujian, e finora si è focalizzata negli investimenti in infrastrutture e costruzioni spingendosi anche nell’acquisizione in Francia di aziende di coltivazione e allevamento di polli. L’anno scorso i crolli della Borsa cinese hanno giocato un brutto scherzo a Haixia Capital, che si è dovuta liberare della sua partecipazione in Haitong, società di brokeraggio, con uno sconto del 20% e una perdita complessiva di 400 milioni di euro.

Ma chi è l’uomo forte della cordata cinese? Yonghong Li, presidente della Sino-Europe Sports Investment Management Changxing e azionista futuro del Milan. Al tavolo con Fininvest ha recitato un ruolo da protagonista, è in predicato di investire personalmente sul club, eppure si sa poco di lui. Yonghong Li è titolare della finanziaria Jie Ande, non compare nelle classifiche di Forbes e nemmeno nei principali motori di ricerca finanziari. Per quel nome spunta, semmai, una connessione con i Panama Papers, cioè quei documenti confidenziali su società off-shore svelati dai media. Tale Yonghong Li risulta azionista della Alkimiaconst, di base a Panama, ma potrebbe trattarsi di un caso di omonimia. Fininvest fa sapere che fanno parte del gruppo altri investitori: una complicata matassa che va ancora dipanata. Ma la presenza di un fondo statale nella cordata conferma, comunque, l’interesse del governo cinese sul business del calcio.

This post was last modified on 6 Agosto 2016 - 15:47

Share
Published by
redazione