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News Milan – Ritorno alle origini?

Nel calcio di oggi le situazioni, i pensieri, le cose positive possono realmente cambiare da un momento all’altro. Si può arrivare in alto rapidamente per poi crollare alla stessa velocità, e uno degli esempi più concreti può prendere il nome di Marco Giampaolo, neo tecnico rossonero, passato nel giro di due mesi dagli elogi del bel gioco e delle nuove idee, alle prime critiche post sconfitta a Udine.
Tra gli argomenti più gettonati, spiccano il cambio modulo, la posizione “snaturata” di giocatori come Suso trequartista, Borini mezzala, Calhanoglu playmaker. Passando poi per l’irriconoscibile prestazione di Piatek, ancora a secco in questa nuova stagione.

CAMBIO MODULO – «È emersa una difficoltà nell’interpretare le cose che chiedo loro, per caratteristiche dei giocatori. Bisogna capire su quali dinamiche bisogna spostarsi meglio. Bisogna mettere gli attaccanti, soprattutto Piatek, nelle condizioni migliori. Probabilmente da solo gioca meglio. Dobbiamo cambiare qualcosa là davanti. So quelli che sono gli sviluppi offensivi di una squadra che deve andare in verticale. Mi
immagino già che cosa si deve fare. Devo spostare qualcosa
».
Queste dunque, le parole di Giampaolo al termine della partita contro l’Udinese. Modulo Milan pronto ad un improvviso cambio di rotta? L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, dopo l’esordio deludente contro l’Udinese, espone addirittura un Giampaolo che sarebbe pronto ad
un’inversione totale. Addio almeno momentaneo al 4-3-1-2, e passaggio al 4-3-3 con Suso pronto a far ritorno nella sua posizione naturale di esterno sinistro e non più in quella di trequartista. Un cambio modulo dettato dalle necessità, ma soprattutto dalle caratteristiche tecniche dei giocatore a disposizione dell’ex allenatore della Sampdoria. Piatek punta centrale, Suso a sinistra e triplo ballottaggio a sinistra tra Calhanoglu, Borini e Castillejo. Altra ipotesi raccontata dalla Rosea, è quella di non spostare Suso dalla trequarti, passando dunque al 4-3-2-1 affiancando allo spagnolo un altro trequartista, come Paquetà, Calhanoglu o quello che potrebbe essere l’eventuale arrivo di Correa.

COSA C’È SOTTO? – E se il succo del discorso fosse un altro? Se le parole di Giampaolo alludessero a qualcosa di diverso, come il voler dare una scossa alla società, e far capire che forse, anzi probabilmente, adottando questo
modulo servono giocatori dalle caratteristiche diverse?
Novanta minuti di gara per cambiare idea e rendersi conto che forse così si produce ben poco. Si fa molta fatica a pensare, però, che il tecnico voglia realmente virare sul 4-3-3 dopo appena una giornata, ma è evidente che qualcosa dovrà cambiare, che si parli di schieramento tattico o di interpreti all’interno del rettangolo di gioco.

PROBABILE FORMAZIONE – Le certezze al momento sono minime, si ripartirà come sempre da Donnarumma, Suso e Piatek. Uomini
chiave, che possono e devono dare quella marcia in più al gioco e alla mentalità, per iniziare a portare a casa punti preziosi già dalla giornata di domenica.
Noi proviamo ad immaginare un undici titolare che non cambia moltissimo ciò che abbiamo già visto a Udine, ma che probabilmente può subire una leggera variazione sulla trequarti campo, probabilmente un 4-3-2-1 con Donnarumma tra i pali, Calabria, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez nel pacchetto difensivo. Bennacer (che molto probabilmente prenderà in mano le chiavi del centrocampo) ad impostare il gioco, con Kessiè e Paquetà intermedi. Suso e Calhanoglu appena alle spalle dell’unica punta Piatek,
che potrebbe essere agevolato da questo ritorno al passato, con più spazio e più libertà all’interno dell’area di rigore.

Di Samuele Vinci

This post was last modified on 27 Agosto 2019 - 18:43

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redazione
Tags: Milanmodulo