Milan-Verona, scatta l’emergenza per il tecnico: quante assenze pesanti

Dopo il Feyenoord, ostacolo Verona per il Milan. Tante scelte contate per l’allenatore, alle prese con tante assenze pesanti.

Non si può dire che sia iniziata col piede giusto la rovente settimana del Milan. Feyenoord, Hellas Verona e ancora Feyenoord. La prima delle tre gare spartiacque ha evidenziato, ancora una volta, i limiti dei rossoneri, sconfitti di misura al “De Kuip” di Rotterdam. Ma non può e non deve essere il primo inciampo a scoraggiare il Diavolo, chiamato alla “remuntada” a “San Siro” per staccare il pass per gli ottavi. Ma prima di allora non va preso sottogamba l’impegno di campionato contro gli scaligeri, fondamentale per avvicinare la zona Europa.

Milan, ostacolo Verona prima del ritorno: le indisponibilità in vista di sabato

Vietato inciampare ancora per i rossoneri. L’avversario non è sicuramente dei più temibili, ma la rabbia accumulata dalla batosta presa in casa ad opera dell’Atalanta può far scattare qualcosa negli uomini di Zanetti, al momento fuori dalla zona calda che dista tre lunghezze. Il tecnico gialloblù volerà a Milano con tanti uomini indisponibili, a partire da Serdar, Frese e Tengstedt. Come riferito dall’ANSA, i tre hanno dato forfait anche nella seduta odierna, cui non ha preso parte nemmeno Livramento.

Tengstedt
Scelte contate in attacco per Zanetti orfano di Tengstedt (LaPresse) – spaziomilan.it

Scelte contate nel reparto avanzato. La coppia d’attacco sarà nuovamente composta da Sarr e Mosquera, con le uniche alternative rappresentate dai giovani Lambourde e Ayaji. Negli altri reparti Zanetti può sorridere per il ritorno dalla squalifica di Ondrej Duda. Turno di stop che riguarderà invece Ghilardi, out contro il Milan. Vanno quindi valutate le decisioni dell’allenatore ex Venezia, nuovamente in bilico dopo un altro 0-5 subito al “Bentegodi“.

Francesco Flauto

Classe 2002, nato e cresciuto ad Ancona ma laureato in "Scienze Politiche" a Milano. Fin da piccolo, lo sguardo fisso verso una sola aspirazione: diventare un giornalista sportivo. Poco talento con il pallone tra i piedi, col tempo ho compreso che sarebbe stato meglio raccontare il calcio da fuori. Sono appena all'inizio del sentiero che, spero, mi porterà a realizzare il mio sogno.
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