Il francese si stia ritagliando un ruolo chiave nel progetto rossonero di Max: è lui il perno del centrocampo.
Rabiot esplode nella scena rossonera: personalità, versatilità e prestazioni emergono fin dal primo match. Nonn ha impiegato molto ad ambientarsi nella rosa del Milan.
Alla prima uscita contro il Bologna, ha mostrato una personalità superiore alla media: gestione del pallone, copertura della zona difensiva, partecipazione attiva nelle transizioni e capacità di attaccare la profondità quando serve.
Rabiot: versatilità tattica tra difesa, gestione e supporto offensivo
Ciò che emerge con forza è la molteplicità di compiti che Rabiot assume. Non è solo filtro o distruttore, ma un “tuttocampista” nel senso più completo: prezioso in fase difensiva, nella gestione del gioco. Il suo supporto unico anche in azione offensiva non è passato in osservato ed il punto di partenza per la costruzione del nuovo centrocampo rossonero, così come sottolineato da il Corriere dello Sport.

Nonostante la buona partenza, i margini per migliorare ci sono: il francese deve consolidare intesa con i compagni essere più preciso e pulito. Inoltre dovrà gestire al meglio i carichi fisici vista la lunga stagione e gli obiettivi della squadra.
Il Milan ha trovato un elemento che combina intelligenza tattica, fisicità e tecnica: Adrien Rabiot emerge come una pedina imprescindibile fin da subito nel progetto di Allegri. Se confermerà la concentrazione e la continuità mostrate nelle prime uscite, potrà non solo ritagliarsi un ruolo centrale, ma diventare uno dei punti fermi della stagione. Le prime impressioni sono più che incoraggianti: ora servono i risultati e la costanza.