Poche note positive, centrocampo disastroso

È davvero difficile, alla luce dell’infelice prestazione di ieri, riuscire a individuare qualcosa di pienamente positivo in questa settimana appena trascorsa.

 

Potremmo cominciare, paradossalmente, dalla difesa, anzi, sarebbe più corretto dire dai centrali difensivi. Sì, perché, comunque, in Champions la squadra non ha subito gol e ieri è riuscita a resistere alle continue scorribande degli indemoniati calciatori juventini fino a tre minuti dal 90’. Merito della coppia di centrali probabilmente più forte al mondo, Nesta e Thiago Silva, che hanno spesso e volentieri impedito, insieme ad Abbiati, che la partita si chiudesse ben prima, costringendo gli avversari a tentare il più delle volte il tiro da fuori. La dimostrazione arriva dal fatto che, uscito Nesta, la squadra non è più riuscita a reggere l’urto. Quindi, nonostante tutto, una situazione in miglioramento rispetto alla primissima fase della stagione. IN RIALZO.

 

Tutto il contrario dobbiamo dire riguardo al centrocampo. Difficile trovare un appellativo migliore del “disastroso”, che suona persino eufemistico. La squadra, nella zona nevralgica del campo, era in bambola, totalmente in balia degli incessanti movimenti di Vidal, Pepe e Giaccherini (entrato al posto di uno spento Krasic), della grinta di Marchisio e delle geometrie di un ex dato via troppo in fretta e malamente. Anche contro il Viktoria, il successo non aveva convinto molti, e la non esaltante prestazione era derivata dall’immobilismo del centrocampo, che abbiamo sottolineato più volte in questo inizio di stagione. Valgano a parziale giustificazione gli infortuni dei titolari, ma della “linea Maginot,” fondamentale per la conquista del Tricolore lo scorso anno, non c’è più la benché minima traccia. IN RIBASSO.

 

Gli infortuni, dicevamo. Ormai da quattro settimane rientrano in questa rubrica sotto il segno del ribasso. Ma, che dire, se non che non c’è tregua. Si riprendono Ambrosini e Boateng (di cui non ce ne faremo nulla almeno per il prossimo turno e ancora fuori forma), e “cadono” altri due pezzi pregiatissimi della rosa. Un Abate stratosferico, finora il più costante dell’intera formazione, e un pilastro della difesa come Nesta. Si spera che riescano entrambi a recuperare in queste due settimane di sosta, insieme a Pato, Gattuso, Mexes e Robinho, il cui mancato recupero è sempre più avvolto in un inestricabile mistero. Da settimane giocano sempre gli stessi uomini, ogni tre giorni, senza alcuna possibilità di effettuare un turnover. Aspettiamo, quindi, a parlare di gente “bollita”. Situazione, però, che non può assolutamente continuare, e per ora decisamente e costantemente IN RIBASSO.

 

Se, in seguito alle ultime non buone prestazioni della squadra, molti tifosi hanno puntato il dito contro una campagna acquisti estiva definita “inesistente”, la società di via Turati ha iniziato a muoversi in vista del mercato di riparazione di gennaio. Qualche spiraglio si è visto nel corso della settimana appena conclusa, ma, al momento, si tratta soltanto di voci. A parte i nomi del difensore Maxwell e dell’attaccante Jonathas, il ruolo che più interessa è il centrocampo. Dato quasi per scontato che, non a gennaio, ma a giugno, il reparto centrale del campo sarà rinforzato con l’arrivo di Montolivo, occorre, come detto, metterci una pezza il prima possibile. Per gennaio, il nome più in voga è quello di Yann M’Vila, il ventunenne francese che tanto bene sta facendo con la maglia del Rennes. Un centrocampista dotato di ottime qualità e di un’eccellente prestanza fisica, per questo corteggiato da tante big europee. Staremo a vedere. Un altro nome particolarmente gettonato è quello dell’olandese, in forza al Tottenham, Rafael Van der Vaart, in rotta di collisione con Redknapp. Il trequartista pare gradire particolarmente un’esperienza nel campionato italiano. Non ci resta che sentenziare, sulla fiducia, che i movimenti di mercato rossoneri sono IN RIALZO.

Impostazioni privacy