Berlusconi chiama, ecco l’identikit dei nuovi soci

In 26 anni di presidenza Berlusconi mai si erano sentite parole come quelle di ieri da parte del Presidente. Presidente che ha sorpreso tutti, spiazzato tutte quelle voci che dicevano di una famiglia, quella Berlusconi, intenzionata ora piĆ¹ che mai a dare un nuovo slancio ai colori rossoneri. “Ben vengono nuovi investitori”, ha urlato sottovoce Berlusconi ai microfoni di Milan Channel, con la consapevolezza che fino ad ora nessuno ha veramente provato ad entrare in societĆ  con dei capitali freschi da spendere. Fino a ieri, quando il Milan ha appeso alla porta di via Turati il cartello “Affittasi”.

Ma qualcuno ci aveva giĆ  provato ad acquistare il marchio Milan. Il brand rossonero ĆØ calcolato intorno agli 800 milioni, ma con le inevitabili cessioni di Ibrahimovic e Thiago la quota dovrebbe subire un netto ridimensionamento. Il gruppo Fininvest, con a capo la famiglia Berluscni, ha fatto sapere che per entrare a far parte del club di via Turati servono almeno 200 milioni. Qualcuno in passato ci aveva provato con 400 milioni (circa il 40% della societĆ ), ma a Berlusconi la suggestione di avere al proprio fianco nel tavolo del consiglio direttivo lo sceicco Sheikh Ahmed Bin Saaed Al Maktoum non era neanche passata per la testa. Idea che adesso potrebbe prevalere sull’amore per i colori rossoneri. Un primo passo nel frattempo ĆØ giĆ  stato fatto: il contratto di sponsorizzazione con la compagnia aerea Fly Emirates era solo il segno di un cambiamento dei tempi. 12 milioni all’anno fino al 2015, un’offerta irrinunciabile.

Ma nell’appello di Berlusconi non ci sono solo investitori medio-orientali. Gli ottimi rapporti di Berlusconi la Russia favevano parlare di un interessamento della Gazprom, la piĆ¹ grande compagnia per estrazione di gas naturale, per i colori rossoneri. Senza dimenticare le piste che portano ad una quotazione nella borsa di Hong Kong o all’arrivo in societĆ  di impreditori cinesi. Zero nomi, poche certezze, ma tanti zeri nel conto corrente in banca. Tutte ipotesi che perĆ² vengono rallentare dal fatto che al Milan manchi uno stadio di proprietĆ  che garantisca introiti superiori ad altre squadre in Europa. E potrebbe essere proprio il Berlusconi Stadium l’ultimo regalo in 26 anni di storia.

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