MILAN-GENOA/ Diego Lopez fa miracoli, gli altri fanno disastri

DIEGO LOPEZ 7 – Con un gran numero di interventi difficili, importanti, straordinari e decisivi, limita i danni e impedisce al Genoa di dilagare.

IGNAZIO ABATE 4.5 – Parte male, con un retropassaggio da brividi. Cresce un po’ con il trascorrere dei minuti, salvo calare di nuovo nella ripresa e non proporre mai traversoni interessanti.

PHILIPPE MEXES 5.5 – Malgrado metta in circolo forza fisica e personalità e provi a impostare, in svariate circostanze, risulta nervoso, lento e in ritardo. Con una gran botta dalla distanza, segna un bel gol, ma ha poi il demerito di provocare il rigore del definitivo uno a tre.

ADIL RAMI 4.5 – Esposto ad azioni di rimessa, nonostante resti a galla grazie al fisico e ai centimetri, viene a più riprese superato con troppa facilità e, in occasione del vantaggio genoano, permette a Bertolacci di entrare in area senza problemi.

MATTIA DE SCIGLIO 5 – In apertura, appare volitivo e determinato, tiene bene la posizione si proietta in avanti con continuità. Purtroppo, però, non incide, non salta quasi mai l’uomo e, nel secondo tempo, cala a vista d’occhio in entrambe le fasi.

Dall’80’, MATTIA DESTRO s.v. – Entra quando, al termine della partita, manca troppo poco.

MARCO VAN GINKEL 4.5 – Recupera pochi palloni, manifesta i soliti problemi riguardanti il dinamismo e la personalità, sbaglia molti passaggi e non effettua aperture e lanci interessanti.

NIGEL DE JONG 5 – Perde qualche palla di troppo e interdice senza la solita grinta. Cresce un po’ a lungo andare, ma non costruisce nulla di interessante e garantisce meno compattezza e solidità, rispetto ai suoi standard.

GIACOMO BONAVENTURA 5 – Schierato in una posizione non sua, soffre sotto l’aspetto della fisicità, non riesce a recuperare palloni e, eccezion fatta per una buona azione nella ripresa, fatica anche in fase propositiva, non risultando né efficace, né pericoloso.

KEISUKE HONDA 4.5 – Surclassato sotto l’aspetto fisico, corre molto, ma non supera mai il dirimpettaio, non ha mai guizzi illuminanti, sbaglia molti palloni e mette in scena giocate scontate e banali, risultando impotente, insulso e anemico.

Dal 54′, GIAMPAOLO PAZZINI s.v. – Entra in campo e ci mette impegno e determinazione, cercando di rendersi utile nel lavoro sporco e nel gioco di sponda. Peccato che abbia pochissimi palloni giocabili…

JEREMY MENEZ 3 – Quando riceve palla, si ferma e arretra. E’ questa la sintesi della prova del francese, che non si rende pericoloso in nessuna circostanza e appare indisponente e inconcludente. Completa l’opera rimediando un’espulsione a dir poco gratuita. Un disastro.

ALESSIO CERCI 4 – Dopo qualche minuto incoraggiante, caratterizzato da un discreto pressing alto, si spegne, sbaglia molti dribbling, non ripiega e non incide.

ALL.FILIPPO INZAGHI 3 – Presenta un Milan senza anima, senza grinta, senza attributi, sbilanciato, inconcludente e disastroso sia in fase difensiva, sia in fase offensiva. Tra l’altro, ha il demerito di impostare malissimo il centrocampo, permettendo al Genoa di difendersi al meglio e ripartire, di non schierare un Pazzini comunque volitivo e di non evitare l’espulsione di Menez. Colpevole.

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