SM VIDEO/ Mihajlovic: “Al Milan? Non ho la palla di vetro. Dissi che non ci sarei mai andato perché…”

Dal nostro inviato, Antonio Manzo.

Presente ad Amalfi per il premio “Football Leader”, Sinisa Mihajlovic, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport 24 e alle testate presenti, tra cui SpazioMilan.it: “All’inizio dell’anno, non mi sarei aspettato di finire a cena con Berlusconi. La nostra è stata una cena informale, piacevole, ci siamo parlati e conosciuti. Non c’era bisogno di piacersi: ho sempre portato rispetto anche quando ero dall’altra parte. Abbiamo mangiato bene e bevuto ancora meglio, nient’altro. Mi sentivo pronto per una big anche l’anno scorso e due anni fa, io mi sento sempre pronto“.

Tornando alle dichiarazioni di cinque anni fa, in cui affermava di non volere allenare il Milan: “Le persone cambiano. Quando ero giovane, andavo a sottrazione, andavo a dividere il noi dagli altri, avevo bisogno dei nemici perché era quello che mi stimolava. Ho imparato tanto, ho capito tante cose e, ora, punto ad accumulare esperienze. È facile essere amati da una squadra dove hai giocato, è una sfida, invece, convincere gli scettici. Poi non so cosa succederà, ma ora non ho bisogno di nemici. Ho cambiato modo di pensare e di ragionare, a cinquant’anni, è normale“.

Su quanto accaduto negli ultimi mesi della sua esperienza alla Samp: “Una cosa è dire che interesso a una squadra, un’altra è dire che ho firmato. Mi hanno mancato di rispetto: sicuramente, c’erano stati dei contatti, ma io non avevo mai firmato per il Napoli. Non so se sarò io l’allenatore del Milan, non dipende solo da me. Se fosse dipeso da me, avrei allenato il Milan o un’altra big anche dieci anni fa. Questa domanda va fatta ai dirigenti“.

Sull’attuale momento del club di Via Aldo Rossi: “Parlerei, in generale, di tutte le squadre. Il livello si è abbassato molto. C’è differenza tra oggi e quando giocavo io, non si può parlare solo del Milan, perché è tutto il calcio che si sta livellando verso il basso. Bisogna cercare di fare meglio, ma non parlerei solo di una squadra. Milan italiano? Se sarò allenatore del Milan, ti potrò rispondere, ora non ho la palla di vetro“.

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