José Mauri e Bertolacci non bastano: Milan, è il momento di agire

Una tra le note meno liete della sessione di mercato rossonera, per lo meno al momento, è rappresentata dal centrocampo. Proprio così. La linea mediana, che andrebbe rinforzata sotto ogni aspetto, potrebbe non essere migliorata a dovere e potrebbe continuare a rappresentare il vero e proprio punto debole della società di Via Aldo Rossi. I nuovi innesti, Andrea Bertolacci e José Mauri, potrebbero infatti non bastare, affinché la seconda linea a disposizione di Sinisa Mihajlovic effettui il tanto agognato salto di qualità e possa essere (sulla carta) competitiva con quelle dei vari top club italiani.

La dirigenza rossonera, che negli ultimi anni non è stata in grado di creare una rete di scouting all’altezza della situazione, non si trova nelle condizioni di acquistare centrocampisti giovani, promettenti, completi e che presentino un cartellino non superiore ai quindici milioni di euro, non sa fiutare i possibili affari, non dimostra lungimiranza e programmazione ed è ora costretta a tentare di arrivare a mediani già conosciuti e affermati. Mediani già conosciuti e affermati che, molto spesso, vengono messi in vendita a cifre astronomiche e non hanno intenzione di mettersi in gioco accettando le offerte del club rossonero. In merito, quanto accaduto con Kondogbia e Gundogan insegna.

A oggi, in casa Milan, l’unico vero obiettivo per il centrocampo è Axel Witsel. Un giocatore, quest’ultimo, che annovera nel proprio repertorio una buona tecnica e una buona propensione all’inserimento, ma che ripiega senza la minima regolarità, interdice poco, effettua un ridotto numero di contrasti e non garantisce continuità di rendimento. Ciò nonostante, il belga costa non meno di trentacinque milioni. Troppi, per un giocatore che ancora non ha dimostrato nulla, se non di venire meno nei momenti decisivi e di avere un potenziale inespresso.

Tuttavia, fino al trentuno di agosto, criticare potrebbe risultare un esercizio fine a se stesso. Già, adesso, la palla passa al Milan. Riuscirà la società di Via Aldo Rossi, in quest’ultimo mese e mezzo di mercato, a stupirci, a smentirci e a mettere le mani su qualche centrocampista capace di abbinare qualità e quantità? O per il quarto anno consecutivo, i rossoneri disputeranno un campionato caratterizzato da una mediana debole, fragile e non in grado di assicurare filtro, fantasia e costanza di rendimento?

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