GaSport, Sosa: “Mi ispiro a Veron. Faccio ciò che serve alla squadra. Un onore giocare nel Milan”

Il mercato che si è concluso pochi giorni fa non ha portato il tanto atteso regista voluto da Montella. L’allenatore campano, tuttavia, non si è perso d’animo ed ha deciso di provare Sosa come “vice Montolivo”.  Già nella sfida amichevole contro il Bournemouth, infatti, l’argentino ha giocato in quella posizione sfoderando una prestazione tra luci ed ombre.

SosaLa Gazzetta dello Sport, in edicola oggi, ha intervistato l’ex Besiktas proprio sulla nuova posizione e sulle idee tecniche di Montella: “Per fare il playmaker devi avere molta personalità, fare sempre la scelta giusta, capire se costruire o rallentare. Mi ispiro Veron. Un grandissimo giocatore, il massimo esempio possibile per quella posizione. Il problema è la tattica. Un play, per la posizione in cui gioca, deve essere sempre pronto, sia in possesso palla sia in non possesso. Deve arrivare sulla seconda palla per iniziare una nuova azione, avere la forza per prendere il pallone e capire quando tentare la giocata. Io ero abituato a giocare in una posizione più offensiva, potevo sempre attaccare. Qui invece c’è da stare attenti, aspettare il momento giusto per decidere se stare più avanti o più indietro. Ne sto parlando con Montella“.

Adesso non resta che riprendere il ritmo partita per mettere in difficoltà il tecnico rossonero: “Sono contento, mi sono sentito bene, è un onore giocare per il Milan anche in amichevole. Devo migliorare la condizione e la tenuta per i 90 minuti. Provo davanti alla difesa ma posso anche giocare in altre posizioni del centrocampo. Sto cercando di capire cosa serva alla squadra“. Infine una battuta sui numerosissimi tatuaggi: “C’è un po’ di tutto, soprattutto riguardano religione e lavoro. Tatuo quello che vivo per tenerlo con me“. Chissà che ci possa essere spazio anche per un tatuaggio che celebri un successo con il Milan.

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