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Voilà, la personalità

 Ieri sera, Mexes era chiamato ad una prova importante. Per sopperire alle defezioni di Yepes e di Nesta, e per non allarmare l’ambiente e la tifoseria rossonera, era assolutamente necessario che Philippe convincesse. E così è stato. Sebbene fosse apparso ancora leggermente fuori condizione, il personaggio di David Bowie, così soprannominato per le stelle tatuate sul collo, ha disputato una gara attenta e ordinata.

Affiancato da un fenomeno qual è Thiago Silva, ammettiamolo, il compito non era difficile. Sta di fatto che Mexes non ha concesso praticamente nulla, dimostrando di possedere un non indifferente affiatamento con tutti i compagni di reparto. Il povero Calaiò, tra anticipi e trappole di fuorigioco ottimamente innescate, non ha proprio visto biglia. Insomma, il mastino di Tolosa ha iniziato a mettere le sue eccezionali doti fisiche e aeree, unite ad una non indifferente personalità, al servizio della squadra.

L’importante è che il suo rendimento rimanga costante e che il ragazzo dimostri di avere ufficialmente abbandonato quei raptus di follia che, durante la sua permanenza a Roma, l’avevano contraddistinto. Anyway, analizzando quanto visto in Milan-Siena, esordio dal primo minuto di Mexes in rossonero( escludiamo infatti l’ininfluente gara in scena a Praga ), possiamo dirci soddisfatti. Certo, un giocatore non può essere valutato in base ad una singola prestazione. Ma chi ben comincia…

This post was last modified on 18 Dicembre 2011 - 15:33

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redazione