Voilà, la personalità

 Ieri sera, Mexes era chiamato ad una prova importante. Per sopperire alle defezioni di Yepes e di Nesta, e per non allarmare l’ambiente e la tifoseria rossonera, era assolutamente necessario che Philippe convincesse. E così è stato. Sebbene fosse apparso ancora leggermente fuori condizione, il personaggio di David Bowie, così soprannominato per le stelle tatuate sul collo, ha disputato una gara attenta e ordinata.

Affiancato da un fenomeno qual è Thiago Silva, ammettiamolo, il compito non era difficile. Sta di fatto che Mexes non ha concesso praticamente nulla, dimostrando di possedere un non indifferente affiatamento con tutti i compagni di reparto. Il povero Calaiò, tra anticipi e trappole di fuorigioco ottimamente innescate, non ha proprio visto biglia. Insomma, il mastino di Tolosa ha iniziato a mettere le sue eccezionali doti fisiche e aeree, unite ad una non indifferente personalità, al servizio della squadra.

L’importante è che il suo rendimento rimanga costante e che il ragazzo dimostri di avere ufficialmente abbandonato quei raptus di follia che, durante la sua permanenza a Roma, l’avevano contraddistinto. Anyway, analizzando quanto visto in Milan-Siena, esordio dal primo minuto di Mexes in rossonero( escludiamo infatti l’ininfluente gara in scena a Praga ), possiamo dirci soddisfatti. Certo, un giocatore non può essere valutato in base ad una singola prestazione. Ma chi ben comincia…

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