Wimbledon 2019, il ‘rossonero’ Djokovic campione per la quinta volta. Federer si inchina al 5° set

Dopo una partita ‘titanica’ da ricordare negli annali di Wimbledon, il numero 1 Atp Nole Djokovic, grande tifoso rossonero, batte un eroico Roger Federer 7-6 (5), 1-6, 7-6 (4), 4-6, 13-12 (3) in 4 ore e 57 minuti di gioco ed è campione per la quinta volta. È la più lunga finale della storia del Master inglese. Sfuma dunque la possibilità per Federer, numero 3 del ranking mondiale, di vincere il nono titolo sulla sua amata erba. A 37 anni e 11 mesi lo svizzero è costretto a cedere al serbo, con onore, la sua 12esima finale in Inghilterra, conquistata venerdì dopo un altro duello contro l’altro rivale di sempre: Rafa Nadal, battuto 3 set a 1. Con il successo, Djokovic raggiunge un altro grande di tutti i tempi: lo svedese Björn Borg, che vinse per cinque volte di fila Wimbledon tra il 1976 e il 1980.

Djokovic, in visita a Milanello, con la maglia da trasferta rossonera

Il film della partita

Una battaglia da ricordare per anni e anni. Nel primo set è colpo a colpo Nole-Roger, con percentuali di prima altissime e mai un servizio perso. Così è il tie-break a decidere il vincitore: 3-3, con un minibreak per parte, poi tre errori che condannano Federer alla resa per 7-5. Il secondo set invece è senza storia, con Djokovic che tira i remi in barca e lo svizzero che conquista due break iniziali chiudendo in appena 25′ di gioco.

Nel terzo però è 6-6 nei games e c’è un’altra battaglia finita sempre al tie-break: Djokovic arriva sul 5-1 con due minibreak, poi chiude 7-4. Nel quarto, invece, Federer riesce a rubare il servizio del serbo sul 3-2 e allunga sul 5-2. Dopo il break di Nole che fa 5-3, chiude 6-4.

Il quinto e ultimo set è un brivido dietro l’altro. Sul 3-2, Djokovic fa break e vola 4-2, ma Federer risponde subito al servizio del serbo facendo 4-3 e pareggiando 4-4. Sul 5-4 per Nole, il tennista svizzero riesce a rispondere 5-5 nonostante un 30-30 che aveva portato il rivale a due punti dal titolo. Gli altri games sono da thriller: prima Djokovic fa 6-5 dopo essere stato in svantaggio 15-30, poi Federer passa ai vantaggi portando il risultato sul 6-6. Quindi 7-6 Djokovic dopo un 15-15, e un altro pari, il 7-7, di Federer, che chiude dopo un 40-15. Si va avanti sempre di più a oltranza nei games. E qui c’è un piccolo colpo di scena: Roger mostra tutta la sue esperienza e freddezza, fa 30-40 e con un punto magnifico conquista break e 8-7. Con la possibilità di servire per il match, sul 40-15 risponde però Djokovic che recupera due match point e riportando il risultato sull’8-8. Poi è sempre botta e risposta: 9-9, 10-10, 11-11. Djokovic fa 12-11 e sua la possibilità di andare al tie-break dopo un game tiratissimo ai vantaggi, salvando due palle break di Federer che riesce comunque a fare 12-12 senza nessun problema.

Giustamente, per la terza volta nel match, la finale si decide al tie-break. Djokovic fa 1-0, prima dell’1-1 di Federer con un colpo sulla riga. Il serbo conquista un minibreak durante il servizio dello svizzero e fa 2-1, poi allunga sul 4-1 con il servizio. Roger non può più sbagliare e fa 4-3 sfruttando le due battute a disposizione. Ma Nole mette a segno altri due punti portandosi sul 6-3. La steccata finale di Federer chiude definitivamente i conti. Sarà comunque una partita da ricordare per sempre. Chapeau Nole e Roger! Purtroppo ne doveva vincere solo uno e quando la partita è equilibrata la differenza può farla solo il tie-break.

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