Palermo: Vazquez e Hilkemark mine vaganti, ma Jajalo e Cristante…

Questa sera, in occasione del turno infrasettimanale valido per la ventitreesima giornata di campionato, il Milan fa visita al Palermo dell’accoppiata Schelotto-Tedesco. I rosanero sono una compagine ostica e scorbutica che, da due settimane, è uscita da un brutto periodo e ha iniziato a offrire prestazioni caratterizzate da grinta, solidità, compattezza, affiatamento, efficacia in entrambe le fasi e intensità. Ecco allora che gli uomini di Sinisa Mihajlovic, per uscire dal Barbera, dovranno mettere in scena una prestazione di alto livello.

Punti di forza: la fascia sinistra; Hiljemark; Vazquez.
Sulla corsia di sinistra, la formazione sicula può contare su Achraf Lazaar, laterale molto bravo in fase di spinta, abile nelle sovrapposizioni e negli uno contro uno, resistente, intraprendente, dotato di cambio di passo e preciso nell’effettuare i cross. Ma non finisce qui. In mediana, i rosanero dispongono di Oscar Hiljemark, centrocampista classe ’92, che annovera nel proprio repertorio tecnica, personalità, inventiva e dinamismo e che, se fosse in serata, potrebbe abbinare qualità e quantità e mettere in difficoltà i rossoneri con intelligenti incursioni e con giocate di alta scuola. Infine, arriviamo a Franco Vazquez, fantasista dotato di estro, senso del gioco e spirito di sacrificio, che, malgrado non disponga di rapidità e cambio di passo, qualora non fosse ben controllato e avesse molti spazi a propria disposizione, potrebbe sfornare giocate intelligenti e creare numerose palle gol.

Punti deboli: Jajalo; Cristante; Gilardino.
Eccezion fatta per Hiljemark, nella zona nevralgica del terreno di gioco, il Palermo incontra problemi. Jajalo e Cristante, che stasera dovrebbero scendere in campo dal primo minuto, evidenziano problemi riguardanti la mobilità, non hanno ancora trovato la forma migliore, non sempre sono precisi in fase di interdizione e di non possesso e, a volte, non leggono con esattezza lo sviluppo delle azioni. In questo modo, specie sul lungo andare, i rosanero potrebbero soccombere nello scontro in mediana, concedere varchi tra le linee, non riuscire a proteggere al meglio la difesa e concedere occasioni. L’altro tasto dolente della compagine di Tedesco e Schelotto potrebbe essere Alberto Gilardino. Proprio così. Nonostante non abbia ancora perso il vizio del gol, se fosse ben controllato e non venisse servito a dovere, il centravanti originario di Biella, che fatica nel tenere palla, fare salire la squadra e fare a sportellate con i centrali avversari, potrebbe evaporare e non incidere sulla partita.

Giocatore chiave: Oscar Hiljemark.
Centrocampista completo e promettente, capace di fare filtro e di mettere in circolo intelligenza, fosforo e doti balistiche, lo svedese potrebbe rappresentare l’arma in più a disposizione dei rosanero e potrebbe costituire il fulcro del gioco del Palermo. Nel caso in cui entrasse bene in partita, grazie alle sue doti da leader e alla sua classe, potrebbe creare grattacapi ai rossoneri. Guai a sottovalutarlo. Provare per credere.

Impostazioni privacy