Il volo di Doha finisce sulla torta: Donnarumma, è qui la festa. Porta chiusa anche a Sassuolo

Effettivamente non si può dar torto a Montella, che in vigilia ci aveva scherzato su: “Ma quanto dure il compleanno di Donnarumma? Non se ne può più…“. Certo, i 18 anni sono importanti per chiunque e lui è un ragazzo particolarmente celebre, però effettivamente ha ricevuto più auguri di un capo di Stato. E Gigio ha festeggiato districandosi fra gli impegni di lavoro. Perché se la maggiore età fosse arrivata a inizio settimana sarebbe stato tutto molto più facile, mentre il calendario gli ha piazzato il grande giorno proprio alla vigilia di una partita. E quindi: allenamento, ritiro a Milanello, trasferta. Esordisce così La Gazzetta dello Sport dedicandosi alla domenica passata dal fresco maggiorenne.

Gigio ha deciso così di dividersi tra chi gli sta più a cuore: prima la famiglia, con la quale ha cenato venerdì sera; poi ieri sera con tutti tra familiari, amici storici, compagni, Montella, Galliani. Sorrideva Gianluigi all’entrata del locale milanese: “Per me questi sono giorni fantastici, da passare con famiglia, ragazza e amici. Ringrazio Buffon per gli auguri, gli ho risposto subito. È un onore per me“. Nel corso della serata e dei festeggiamenti, sono state due le torte ‘speciali’ dedicata al campione campano. Una fatta dal cognato, l’altra ideata personalmente da Adriano Galliani, un’attenzione dedicata solo ad un certo Ricardo Kakà molti anni addietro. E questo la dice lunga sull’affetto che lega il Gigioplanino al mondo Milan. Una torta non banale quella voluta dall’ad, raffigurante il volo del ragazzo nel rigore parato a Dybala.

Anche ieri, a Reggio Emilio, erano lì tutti per lui, o quasi. L’intero Mapei Stadium ad incitare il classe ’99 che, per gradire, ha ritoccato in maniera positiva il suo incredibile record sui rigori. Il vizio di non prendere gol dagli 11 metri è qualcosa di particolarmente utile. Sui 6 penalty fischiati contro il Diavolo, solo 2 hanno trafitto Gigio. Ben quattro specialisti si sono inchinati al ragazzino di Castellammare, capace di spalancare le braccia a tal punto da far sembrare la porta minuscola. Poi l’errore è dietro l’angolo, cerchi di angolare troppo la sfera e (come successo ieri) finisce fuori. Ma di questa stagione, probabilmente, verrà ricordata per sempre la manona sul tiro dell’argentino, nella notte magica di Doha. Un momento perfetto: parata a un fenomeno e coppa al cielo, così come perfetto è stato il compleanno. 18 anni festeggiati con vittoria, sfatando un tabù, e la porta nuovamente serrata. Toccherà poi ai cinesi blindare per il futuro.

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