In missione per il nuovo Shevchenko

Classe 1989, biondo e promettente come Sheva, di nome Andriy e proveniente dalla Dinamo Kiev. Ecco l’identikit del prossimo obiettivo di Ariedo Braida: si tratta di Andriy Jarmolenko, professione attaccante, considerato in Ucraina, manco a dirlo, l’erede designato di chi ha scritto pagine importanti con la maglia biancoblu, oltre che, ovviamente, con quella rossonera. Già convocato dalla Nazionale Under 21, ma anche da quella maggiore, ha un grande fisico, pur longilineo con i suoi 76 kg per 187 cm. Quattro reti in nove partite con l’Ucraina, 19 in 59 gare al servizio della Dinamo Kiev, casacca che veste dal 2008.

Singolare che Ariedo Braida ne abbia segnalato i sensibili miglioramenti nel corso del match di Europa League tra Dinamo e Manchester City, che avrebbe dovuto rappresentare la ‘consacrazione’ rossonera di Mario Balotelli e che, invece, ha finito per allontanare l’ex interista dall’altra sponda di Milano dopo il gesto deprecabile su Popov. Tornando a Jarmolenko, l’amichevole tra Ucraina e Italia di martedì 29 marzo a Kiev servirà per testare ulteriormente le reali potenzialità di un ragazzo che già promette bene. D’altronde, il bagaglio ‘storico’ con cui potrebbe far breccia nel cuore dei tifosi del Diavolo è di prim’ordine.

Intanto, nella giornata di lunedì, Mino Raiola, procuratore di Ibrahimovic, Van Bommel, ma anche di Balotelli, ha parlato di quest’ultimo a Sky Sport 24: “Se Mario tornerà a giocare il derby di Milano? Lo spero. Adesso anche per me è un periodo in cui girano male le cose: squalificato uno, squalificato l’altro (Ibrahimovic, ndr), quando stanno male loro, sto male anch’io“. Raiola ha comunque fatto intendere che Balotelli non lascerà il Manchester City già a giugno: il progetto di rivederlo a Milano, dunque, non è destinato a realizzarsi a breve.

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