Up & down rossonero, un anno dopo

A margine di un’annata davvero eccezionale come quella che va a concludersi, è giunto il momento di fare un “bilancio” della ricca campagna acquisti della scorsa estate. Gran parte del merito del successo milanista è senza dubbio e ipocrisia da attribuire alle prestazioni di Zlatan Ibrahimovic che, con i suoi 14 goal, è diventato capocannoniere rossonero alla stregua dei brasiliani Pato e Robinho, altro elemento geniale a cui dedicheremo, a giorni, un’analisi a parte.

Tornando allo svedese, approdato a Milano dopo una lunghissima trattativa, ha mostrato sin dall’inizio del campionato una condizione atletica strepitosa, una formidabile potenza fisica, gioco spettacolare, concretezza e precisione sotto porta, oltre ad una nota abilità nei calci piazzati. Zlatan si è reso protagonista di un campionato eccezionale per la prima parte di stagione, in perfetta sintonia con la squadra, rivelandosi sin dall’inizio anche un ottimo assistman (miglior rifinitore del campionato con ben sette passaggi decisivi).

Se, da un lato, le eccellenti qualità dello svedese erano già note ben prima del suo arrivo al Milan, quelle di Kevin Prince Boateng erano ancora tutte da scoprire. Il ventiquattrenne ghanese è l’assoluta rivelazione di questo campionato: ventisei presenze in serie A e tre goal all’attivo, rispettivamente contro Brescia, Bologna, e Napoli. Il centrocampista è stato la vera “forza” della squadra: potenza fisica, possesso palla, gioco brillante e veloce; insomma tutte le qualità necessarie per impreziosire il gioco di mister Allegri.

Kevin è stato una pedina fondamentale in questa stagione, nonostante l’infortunio subito nel ritiro invernale di Dubai (infiammazione all’adduttore e ben due mesi di stop). Prince è entrato sin dall’inizio nelle grazie di tutti i tifosi: è un giocatore giovane, brillante, “aggressivo” sul terreno di gioco, con tanta voglia di vincere e di non mollare mai. Per la tifoseria incarna perfettamente la figura dell’idolo.

Dalle stelle alle stalle, verrbbe da dire. E’ doveroso, ora, citare colui che, invece, ha rappresentato l’unica, vera nota dolente del mercato rossonero: Sokratis Papastathopoulos. Ventitreenne difensore greco, acquistato dal Genoa a titolo definitivo per la bellezza di 7 milioni di euro, ha collezionato solo cinque presenze in questo campionato rivelandosi un giocatore decisamente non “in linea” con la filosofia rossonera: privo di grande tecnica, impreciso nelle chiusure difensive e anche in fase di ripartenza. Colpa forse della scarsa esperienza per competere in un prestigioso campionato come il nostro? Sta di fatto che il ragazzo ha decisamente bisogno di lavorare parecchio con la squadra anche se, considerando la sua giovane età, potrà sicuramente migliorare. Valutazione? Rimandato a settembre!

Floriana Franzese

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