È bastato Bosco Leite in sede per…

Bosco Leite ci ha fatto l’abitudine: Milano e tappa fissa in via Turati. Se il brasiliano fosse un ingegnere qualsiasi non darebbe nell’occhio, ma essendo il papà nonché il procuratore di Ricardo Izecsos Dos Santos Leite detto Kakà un po’ di “rumore” la notizia la fa eccome.

Ieri nella sede del Milan era in corso un vertice di mercato tra Galliani e Allegri e l’arrivo di Bosco Leite ha fatto sì che molti pensassero a un ritorno al passato. Ricky è rimasto nel cuore dei milanisti come i milanisti sono rimasti nel cuore dell’ex 22, così facendo due conti, sarebbe facile ipotizzare un suo ritorno. Noi preferiamo non illudervi: Kakà non tornerà a casa. Il brasiliano non rientra nei progetti della società che non si può permettere un esborso di 10 milioni di euro l’anno per il suo ingaggio e nemmeno in quelli di Allegri che ha promosso a pieni voti Boateng nel ruolo di trequartista. È molto probabile invece che l’incontro abbia avuto come tema Digao, fratello minore di Kakà, che ha appena rescisso il contratto con i rossoneri.

Le strade del Milan e di Kakà, così come era successo con altri grandi campioni, si sono divise ma a distanza di due anni il ricordo delle magie del brasiliano è ancora vivo in ogni milanista. Le sue galoppate leggiadre palla al piede a testa alta ci hanno fatto non solo sognare ma anche vincere molti trofei. Non si dimenticano un Campionato, una Champions, un Mondiale per club, una Supercoppa italiana e due Supercoppe europee conquistate grazie al suo contributo determinante. La gente si ricorda bene di uno stadio che inneggia: “Non si vende Kakà”. Si ricorda anche del Manchester City, della serata sull’abbaino e ripensando al triste epilogo merengue forse scappa anche una lacrimuccia. Ma le strade si dividono nello sport come nella vita. “Mister x” non è Ricky, il futuro il Milan lo cerca altrove.

 

 

 

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