Taye timidezza Taiwo

Il mercato rossonero dell’estate 2011, apostrofato positivamente da molti, ha visto tra i protagonisti i due “parametro zero”: Philippe Mexes e Taye Taiwo. Quest’ultimo chiamato a rappresentare un’importante alternativa sulla fascia sinistra, essendo un terzino di spinta, qualità di cui a Milanello si sente la mancanza dai tempi di Serginho. L’ex OM, ha certamente dalla sua un fisico imponente, 183 centimetri per 82 chili, che fino ad ora però ha dimostrato più fragilità che potenza.

Il suo pre-campionato non è filato via liscio. Tanto lavoro dedicato alla fase difensiva, un non semplice inserimento in una squadra di altissimo livello ed infine un infortunio di media entità, trauma distorsivo alla caviglia, che lo ha tenuto fuori dal campo per un intero mese. E’ tornato sostanzialmente a disposizione ieri sera, certo in un momento delicato, ma la prestazione lascia più dubbi che certezze.
Senso della posizione da rivedere, aggressività talvolta eccessiva e anche tanta timidezza in fase offensiva, sovrapposizioni e cross sono quasi del tutto mancati e in uno contro uno non è mai andato. Questi gli spunti negativi offerti dal nigeriano nel suo esordio a San Siro.

Da apprezzare invece le doti di palleggio, spesso ha gestito palloni giocandoli di prima e con precisione, caratteristica questa quantomeno interessante. Graziato da Giannoccaro sul finale di tempo per un intervento piuttosto duro e passibile di seconda ammonizione, viene sapientemente sostituito da Mister Allegri poco dopo l’inizio della ripresa, evitando così l’umiliazione di una sostituzione tra un tempo e l’altro, cercando di infondere serenità al giocatore.

Anche lo stadio ha dimostrato maturità, applaudendolo comunque al momento del cambio. Da qui Taiwo deve ripartire. Non si può giudicare un giocatore dopo soli 50 minuti. La partenza non è stata brillante è vero, ma la stagione è solo all’inizio...coraggio Taye!

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