Una grande vittoria… morale

All’indomani di una partita incredibile, in cui purtroppo poco spazio è stato dato al campo, perché il campo stesso, ai fini del risultato, ha contato davvero poco, non ci resta che sottolineare la stupenda prova dei rossoneri e focalizzarci su quali sono stati gli aspetti positivi e negativi venuti fuori da una serata più che altro amara.

 

Avremmo voluto evitarlo, ma stasera non si può proprio. I protagonisti assoluti del nostro Borsino settimanale non possono che essere loro, la “Premiata Ditta” Tagliavento-Romagnoli. Senza dilungarci troppo sui commenti, basti riportare i fatti, difficilmente negabili, anche se qualche juventino, allenatore e dirigenti compresi, ci riesce ancora: la partita è stata palesemente falsata dall’operato arbitrale! Un solo episodio azzeccato, l’espulsione di Vidal per il nettissimo intervento su Van Bommel. Per il resto solo decisioni scandalose: si comincia dal gol annullato a Muntari, oltre mezzo metro dentro la linea, passando per il nettissimo fallo di Vidal su Robinho al limite dell’area, intervento da ammonizione ma neanche sanzionato con un fallo. C’è poi l’evidente manata rifilata da Mexes a Borriello, sanzionabile con l’espulsione del difensore rossonero ma sfuggita all’intera terna e al quarto uomo. A seguire il gol regolare annullato a Matri, anche se, checché ne dica Conte, la differenza con l’episodio di Muntari c’è ed è netta. E, per finire, la mancata espulsione di Pepe per l’incredibile intervento da dietro su Binho, intervento punito soltanto con il cartellino giallo. Insomma, c’è poco da aggiungere. Se non è falsato questo risultato, non sappiamo quale altro possa esserlo! IN RIBASSO.

Ma adesso veniamo alle note liete della serata, partendo dallo splendido gioco che i rossoneri hanno imposto agli uomini di Conte, letteralmente surclassati per i primi settanta minuti di gioco. Nonostante ben quattordici fondamentali assenze, i calciatori schierati da mister Allegri hanno dimostrato di meritarsi questa maglia, e anche il primo posto. Un primo tempo da strofinarsi gli occhi per lo stupore doveva regalare, non fosse stato per gli errori “fuori dal calcio” di cui abbiamo parlato, la sicurezza di portarsi la partita a casa. Tenuti bene anche i primi venti minuti della ripresa, i rossoneri hanno poi lasciato, anche per la stanchezza, l’iniziativa agli uomini di Conte, che hanno trovato il pareggio a sette minuti dal termine dell’incontro. Il sussulto di orgoglio con cui il Milan ha poi cercato di riportarsi in vantaggio non è stato sufficiente per consentire di portare a casa quello che sarebbe stato oggettivamente il risultato più giusto: la vittoria. In ogni caso, con questo gioco si può andare davvero lontano. IN RIALZO.

Gran merito della prestazione dei ragazzi di Allegri va senza dubbio ascritta alla grande cattiveria agonistica con cui l’undici rossonero è sceso in campo. A una Juventus che forse si aspettava di passeggiare, Nocerino e company hanno mostrato gli artigli, a partire proprio dal centrocampista napoletano, che dopo il gran gol ha esultato con una rabbia che diceva tutto della voglia di vincere della squadra. Gran corsa e pressing su tutti i palloni hanno sorpreso la squadra bianconera, che, per buoni trenta minuti della prima frazione di gioco, è andata totalmente in bambola. Si giocasse sempre con questa grinta, nemmeno trenta Romagnoli potrebbero far nulla. IN RIALZO.

L’ultima analisi va all’infinito capitolo infortunati. Basti fare l’elenco dei rossoneri che non hanno potuto prender parte al match di ieri per far risaltare l’ampiezza del problema: Gattuso, Cassano, Flamini, Maxi Lopez, Ibrahimovic, Aquilani, Merkel, Amelia, Strasser, Seedorf, Boateng, ai quali si sono poi aggiunti, nel corso della giornata di ieri, Nesta e Mesbah.  Insomma, una lista estremamente lunga che, comunque, non sta impedendo al Milan di dar vita a prestazioni assolutamente all’altezza. Certo, sarebbe auspicabile che questo continuo calvario, che opprime i rossoneri dall’inizio della stagione, avesse finalmente fine. IN RIBASSO.

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