La sfiga ci vede benissimo

Mai sentenza fu più vera: per vincere in Europa bisogna battere i migliori. E i migliori, da anni a questa parte, sono manifestamente e dichiaratamente loro: i marziani del Barcellona. Tre Champions vinte negli ultimi 6 anni, avversari annichiliti con le prodezze di Messi, Xavi, Iniesta e i tanti ragazzi della cantera, perché quando giochi con i migliori si diventa grandi in fretta. La squadra da evitare, forse più del Madrid dell’ex interista Mou, per esperienza e forza ma anche perché, visto il ritardo accumulato in Liga, la Coppa dalle grandi orecchie è il vero obiettivo blaugrana.

E così, quando allo scoccare di mezzogiorno, le urne hanno decretato che sarà proprio il temutissimo Barcellona l’avversario da battere tutti gli scongiuri, le preghiere e ogni qualsiasi tipo di rito anti azulgrana sono andati a farsi benedire. Un calvario quello del sorteggio che ha visto prima l’abbordabilissimo Apoel accoppiato al Real, a seguire il Marsiglia con il Bayern, infine ci hanno pensato Chelsea e Benfica a togliere ogni speranza ai cuori rossoneri.

Consapevoli di essere più forti di 5 squadre su 7 e quindi con una buona dose di s…fortuna sulla quale recriminare. Sfortuna appunto che ci ha gentilmente accompagnati per tutta l’annata: come dimenticare la serie infinita di infortuni che ancora oggi vessa gli abitanti di Milanello? Da Abate a Pato, passando per i lungo degenti Cassano e Gattuso (comunque non inseriti in lista Champions), fino ad arrivare a Boateng, Robinho, Nesta, praticamente tutta la rosa, almeno una volta, è passata per l’infermeria.

Insomma, ecco un’altra conferma del fatto che, per questa stagione, la fortuna è cieca e non è rossonera, mentre la sfiga, quella si, ci vede benissimo. Riusciremo, come da dictat presidenziale, ad essere più forti di Lei?

 

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