Sofferenza europea, sorpasso italiano

Una settimana per cuori forti quella che si è da poco conclusa. Iniziata con il clamoroso tonfo dell’Emirates Stadium e terminata con l’importantissima vittoria contro il Lecce, vittoria che, complice l’ennesimo pareggio della Juventus, porta il Milan a +4 sui bianconeri. In mezzo le inutili polemiche su un presunto “caso Ibrahimovic”, caso mai realmente esistito.

 

Andiamo per ordine cronologico. La partita di martedì ha mostrato senza ombra di dubbio che questo Milan non è una squadra perfetta come da molti sottolineato nelle scorse settimane. La formazione di Allegri, complici anche le tantissime assenze, ha mostrato contro l’Arsenal delle crepe a tratti imbarazzanti, che ci hanno fatto rischiare di buttare all’aria una qualificazione che era praticamente in cassaforte. Una squadra ferma, statica, in balia degli avversari. Se sulle scelte di formazione non si può discutere, in quanto praticamente obbligate, su alcune decisioni della vigilia certamente c’è da parlare, eccome. Su tutte, la scelta, dimostratasi assolutamente deleteria, di non svolgere l’allenamento pre-partita sul prato dell’Emirates. In tal modo, i calciatori, molti dei quali lo hanno poi evidenziato, hanno dovuto adattarsi a un terreno di gioco che in Italia non esiste, e le difficoltà, arrivate, guarda caso, soprattutto nei primi minuti, sono state notevoli. Si spera che la prossima volta si abbia più lungimiranza nell’affrontare impegni del genere, non dandoli così tanto per scontati. IN RIBASSO.

Come detto, criticare la formazione messa in campo da Allegri a Londra appare alquanto fuori luogo, considerate le numerosissime assenze. Eppure qualcuno, anzi, più di qualcuno, lo ha fatto, mettendo addirittura al centro dell’analisi post-partita questo elemento e dando adito a molti colleghi di far nascere un “caso Ibrahimovic” francamente mai esistito. Secondo molti, infatti, lo Svedese si sarebbe pesantemente lamentato delle scelte di formazione di Allegri, in particolare della decisione di giocare con tre punte. Voci smentite seccamente dal mister e, al termine della partita di ieri, dallo stesso Ibrahimovic, che tra l’altro ha dato dimostrazione sul campo di non avere nessun mal di pancia, come molti alla vigilia avevano evidenziato. Pertanto, la critica va a un certo modo di colorare le notizie che non esistono, modo che certamente poco bene fa al calcio giocato. IN RIBASSO.

Per fortuna che il giorno dopo ci ha pensato la Juventus a dare un po’ di serenità in casa rossonera. Pareggiando contro il Bologna, infatti, la squadra di Conte ha sciupato la tanto richiamata partita da recuperare, non riuscendo ad agganciare il Milan e lasciandolo da solo in vetta alla classifica. Pareggio che è giunto anche oggi in casa del Genoa, consentendo ai rossoneri di allungare a +4 e acquistare un po’ più di ottimismo per la volata finale, ottimismo che speriamo possa contraddistinguere anche la tormentata vicenda infortuni, con l’infermeria sempre troppo piena. Nella speranza che la Juventus continui a pareggiare ancora. IN RIALZO.

Abbiamo detto come Ibrahimovic abbia dimostrato in campo, contro il Lecce, di non aver alcun mal di pancia, ma di godere di ottima salute. Lo Svedese, insieme a Nocerino, ha consentito al Milan di portare a casa una meritata ma non facilissima vittoria, proprio per questo di fondamentale importanza. Sin dall’inizio della stagione Ibra e Noce trascinano il Milan a suon di gol e con delle prestazioni sempre abbondantemente al di sopra del 7 in pagella. Il centrocampista napoletano sta vivendo una stagione di grazia, essendo riuscito a mettere a segno ben 9 gol e rivelandosi un incredibile jolly di centrocampo, riuscendo a far praticamente tutto alla perfezione. Zlatan, dal canto suo, ha già dimenticato la partita di Londra e ha trascinato la squadra con un assist e un gol da cineteca, ricominciando il suo cammino esattamente da dove si era momentaneamente interrotto sabato scorso, dalla splendida prestazione di Palermo. Speriamo di poter continuare a parlare così bene delle prestazione di questi due grandi atleti. Per ora possiamo dire che sono sempre loro i protagonisti! IN RIALZO.

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